Scienze

Meno pesticidi nelle colture grazie a un robot

Dotato di telecamere capaci di riconoscere le piante in modo mirato, il nuovo dispositivo permette di ridurre i costi rispetto alla procedura standard

Testato su colture di insalata e pak-choi
(Uspv)
13 febbraio 2023
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Nell’ambito orticolo, il prototipo di un robot per la sarchiatura con un apposito sistema a spruzzo consente di ridurre l’uso di pesticidi nelle colture. Lo indica in una nota l’Unione svizzera produttori di verdura.

Il robot per la sarchiatura modificato è dotato di un sistema integrato di telecamere in grado di riconoscere le piante e trattarle in modo mirato.

Dalla nota si evince che gli orticoltori puntano su questo tipo di apparecchio per limitare l’uso di fungicidi, insetticidi ed erbicidi. Dai test effettuati su colture di insalata e pak-choi, l’impiego di fungicidi è dimezzato rispetto allo spargimento con l’impiego delle classiche barre dietro ai trattori, indica l’Unione svizzera produttori di verdura citando uno studio di Agroscope, centro di competenza della Confederazione per la ricerca agronomica, alimentare e ambientale.

Secondo i dati, gli erbicidi non sarebbero più necessari siccome il robot ha eliminato quasi tutte le erbacce, tranne quelle che si trovano proprio accanto alla coltura e vengono confuse con quest’ultima.

Bassa velocità

L’inconveniente del robot è però la sua ridotta velocità di spostamento di 1,5 km/h. A questo ritmo sono necessarie dieci ore per trattare un’area di poco meno di due ettari.

I costi della protezione di piante e della diserbatura mediante il robot risultano del 4% inferiori a quelli dei metodi standard. Se ci sono poche erbacce la procedura standard rimane più proficua.

La competitività del robot dipende quindi dalla quantità di erbacce. Il prototipo permette tuttavia di ridurre la quantità di prodotti chimici senza un sovrapprezzo notevole, rendendo superfluo il diserbaggio manuale che è oneroso.

In un prossimo progetto, che inizierà a primavera, verrà utilizzato un modello qualificato come ‘più elaborato’. Questo si limiterà a spruzzare con precisione e non sarchierà più il terreno.

Sarà dunque più leggero e potrà spostarsi più rapidamente nel campo, il che aumenterà il rendimento. Parallelamente ai test sui robot, l’Unione svizzera produttori di verdura intende continuare a studiare l’immissione di pesticidi nell’ambiente.

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