Scienze

Will, il senzatetto con ‘casa’ nel metaverso

Allo scopo di sensibilizzare le persone su temi come emarginazione e isolamento dei più precari, Entourage crea un clochard virtuale

Di tutto e di più nel mondo virtuale
(Keystone)

C’è anche un senzatetto che si aggira nell’universo virtuale interattivo del metaverso. A crearlo è stata l’associazione Entourage, con lo scopo di sensibilizzare le persone su temi come emarginazione e isolamento dei più precari, anche nella vita virtuale.

Will, il senzatetto virtuale, si trova al 3.1 Genesis Plaza di Decentraland, una delle piattaforme di realtà virtuale del metaverso.

Contrazione di ‘meta’ e ‘universo’, il metaverso è un universo parallelo accessibile attraverso occhiali di realtà aumentata o virtuale (Ar o Vr) e talvolta descritto come il futuro di internet. Sta attirando l’interesse di grandi marche che vi stanno investendo milioni, anche decine di milioni di euro.

Will «sarà in grado di interagire con le persone che vengono a incontrarlo», spiega Jean-Marc Potdevin, presidente e cofondatore della rete Entourage. «Li incoraggerà a uscire nel mondo reale e a usare la nostra applicazione, che promuove la socializzazione con i senzatetto».

Il personaggio sarà anche presente in uno spot che verrà trasmesso sui social network e in televisione. L’obiettivo dell’associazione è quello di sensibilizzare il pubblico sullo sviluppo della tecnologia, che può influenzare le interazioni sociali, in particolare con le persone più vulnerabili.

«Prima di accelerare la virtualizzazione delle nostre interazioni sociali, dovremmo prenderci cura gli uni degli altri nel nostro mondo reale, raggiungendo tutte le persone che sono sole e isolate e che sono solo a pochi metri da noi».

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