Si può sposare quella di Al Bano e Romina o quella di Dalla, meglio ancora se a cantare è Damiano David (tanto dovevamo all'ex Måneskin)
Il significato artistico di Sanremo sta in due canzoni e una parola sola: ‘Felicità’. Si può stare dalla parte di quella di Al Bano e Romina o da quella della ‘Felicità’ di Lucio Dalla, che nell’interpretazione di Damiano David durante la prima serata sta ancora lì da martedì scorso, come la statua di Modugno a Polignano a Mare o come le luci di casa quando rimangono accese. Damiano David stesso è a modo suo un’ulteriore declinazione della felicità: senza questo palco, parola sua, non sarebbe dov’è, e nemmeno molti suoi (anche meno) illustri colleghi. Eppure, molte delle voci che si sono ascoltate per la prima volta a Sanremo e hanno poi conquistato il mondo, come Damiano, godono del mai sopito dileggio di una fetta del pubblico italiano: Laura Pausini è colpevole di vincere dei Grammy o, peggio ancora, di essere candidata agli Oscar; le collaborazioni dei Måneskin con i grandi del pop e del rock “sono tutti accordi commerciali”. Anche Victoria che suona il basso con i Duran Duran. Certo, nei piani alti della musica non c’è duetto senza commercio, ma due note devi proprio saperle fare.
La ‘Felicità’ di Dalla, scritta a quattro mani con Mauro Malavasi, è la perfetta rappresentazione della sua inafferrabilità. È ridere mentre si piange, è il capitombolo del clown con la lacrima disegnata sul viso, è il frutto dell’inganno che ci tiene vivi, alla ricerca di soluzioni temporanee dalle quali ripartire ogni volta. Temporanee come le canzoni, che in quattro minuti ti allungano la vita di altrettanto. “Ma se questo mondo è un mondo di cartone – si canta in ‘Felicità – allora per essere felici basta un niente, magari una canzone”.
‘Felicità’ nella versione di Damiano David – tanto gli dovevamo – ha messo in fila i tromboni che “Dalla è il mio maestro” e poi cantano il reggaeton, fornendo anche un’alternativa a ‘Caruso’ e ad ‘Anna e Marco’ quando si tratta di omaggiare sì, il maestro, ma senza vincere facile.
Keystone
Di martedì