laR+ Locarno Film Festival

Locarno 77, una Piazza Grande elvetica

Presentata stamattina a Zurigo la selezione ufficiale del festival, in programma dal 7 al 17 agosto

In sintesi:
  • ‘È un momento particolarmente fortunato per il cinema svizzero’ ha spiegato il direttore artistico Nazzaro, annunciando quattro film elvetici in Piazza
  • Annunciato anche l'Excellence Award Davide Campari a Mélanie Laurent e Guillaume Canet
  • Alla Rotonda una serata di raccolta fondi per la Vallemaggia
Zurigo, stamattina
(Ti-Press)
10 luglio 2024
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Non più Berna città federale, ma la Zurigo della Luma Foundation della neopresidente Maja Hoffmann: la conferenza stampa di presentazione della 77ª edizione del Locarno film festival, che si svolgerà dal 7 al 17 agosto, ha cambiato sede, ha cambiato volto (a condurre l'evento troviamo Sandy Altermatt che presenterà anche le serate in Piazza Grande), ma il resto del rito si è svolto secondo la tradizione, con l’annuncio della selezione ufficiale (vedi galleria fotografica per l'elenco completo dei film e dei premi) e di un ultimo pardo speciale: l’Excellence Award Davide Campari che, legato a uno dei film della Piazza, sarà consegnato a Mélanie Laurent e Guillaume Canet, protagonisti di ‘Le déluge’ di Gianluca Jodice, film storico sugli ultimi giorni di Maria Antonietta e Luigi XVI.

Questa edizione avrà, tra le varie sezioni, 225 opere in programma (in leggero aumento rispetto agli anni precedenti), un terzo dirette da donne (percentuale che supera il 40% nei due concorsi principali). Le prime mondiali sono 104 e in totale i film provengono da una cinquantina di Paesi diversi. A proposito delle nazionalità dei film selezionati, questa edizione del festival si caratterizza per una forte presenza di opere svizzere in Piazza Grande, ben quattro su diciotto: ‘Electric Child’ di Simon Jaquemet, ‘Le procès du chien’ di Laetitia Dosch, ‘Reinas’ di Klaudia Reynicke e ‘Sauvages’ di Claude Barras, più la coproduzione statunitense ‘Sew Torn’ di Freddy Macdonald, segno del momento particolarmente fortunato per il cinema elvetico, come ha sottolineato durante la conferenza stampa il direttore artistico Giona A. Nazzaro, ma forse anche dell’assenza di blockbuster estivi con cui riempire la Piazza.

Nazzaro ha anche ricordato il successo ottenuto da diverse opere della scorsa edizione, selezionate in altri festival e per importanti premi. Quelli scelti non sono solo film, ma anche occasioni di confronto: il Locarno film festival, ha spiegato Nazzaro, è catalizzatore di occasione di dialogo ed è stato interessante scoprire, al termine della procedura di selezione, alcuni temi ricorrenti come il ruolo della donna nella nostra società, l'intelligenza artificiale, le frontiere.
Venendo al Concorso internazionale, troviamo autori affermati come Hong Sang-soo, Wang Bing, Ben Rivers, Pia Marais, Silvia Luzi e Luca Bellino, passando per Ala Eddine Slim, Gürcan Keltek e Kurdwin Ayub, Christoph Hochhäusler, i fratelli Zürcher (il cui ‘Der Spatz im Kamin’ è l'unico film svizzero in Concorso) e Laurynas Bareiša, Mar Coll e Sara Fgaier, Marta Mateus, Sylvie Ballyot e Virgil Vernier.
Fuori concorso troviamo autori e autrici di gran rilievo, iniziando dal francese Bertrand Mandico, il romeno Radu Jude (che l’anno scorso aveva vinto il Premio della giuria) con due film sperimentali, Samir con il documentario d'essai ‘La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri’ e Marco Tullio Giordana che presenterà in prima mondiale ‘La vita accanto’ e riceverà un Pardo alla carriera.

Cinema (e non solo) per tutti

«Non possiamo permetterci di fare una cosa sola» ha spiegato il direttore operativo Raphaël Brunschwig, presentando brevemente le varie attività collaterali, tra cui ovviamente la Rotonda che aprirà la propria programmazione il 1° agosto con un evento di raccolta fondi per la Vallemaggia. Tra gli ospiti di quest’anno, il duo pop italiano La Rappresentante di Lista, Dom Lampa, Bastian Baker, Ermal Meta, DJ Damante, Gianluca Grignani, Le Vibrazioni, Jay-K e i Golden Vultures.

Con il motto di ‘Cinema for all’, cinema per tutti, Brunschwig ha presentato i vari pilastri del Locarno Film Festival, iniziando con le proposte per i professionisti di Locarno Pro, un mercato che punta sulla qualità piuttosto che sulla quantità; poi Locarno Edu, incluso un programma di proiezioni per i più piccoli, infine l'hub della creatività della Locarno Factory che include anche la residenza artistica per giovani talenti Basecamp, quest'anno con il motto ‘In conversation we trust’.

Per quanto riguarda la sostenibilità, infine, anche quest'anno biglietti e abbonamenti del Festival valgono come titolo di viaggio per il trasporto pubblico, inclusi ovviamente i treni speciali da Locarno a Lugano previsti nei giorni del Festival.

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