Locarno Film Festival

Tutti in fila per Osi e Hitchcock

Il ‘cineconcerto’: in una fase di grandi cambiamenti per il Festival e per il mondo dell’audiovisivo, lunga vita a questa iniziativa

Musicando ‘The Lodger’
(LFF)
3 agosto 2023
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Lunga fila davanti al Fevi per Alfred Hitchcock e l’Orchestra della Svizzera italiana: colpa, il dovere di cronaca impone di precisarlo, di una piccola panne informatica che ha rallentato il controllo dei biglietti, ma va anche sottolineato il merito di questo evento di pre-apertura – l’inaugurazione ufficiale è avvenuta qualche ora dopo alla Magistrale – che unisce cinema muto e musica dal vivo e che negli ultimi anni è riuscito a conquistare il pubblico locarnese.

In una fase di grandi cambiamenti per il Festival e per il mondo dell’audiovisivo, auguriamo lunga vita a questa iniziativa che valorizza il cinema muto grazie all’accompagnamento musicale dal vivo che, ad ascoltarlo eseguito da un’orchestra vera, ridimensiona l’ammirazione che si prova in sala per il Dolby Atmos. Da notare che, come indicato nel programma, questa proiezione-concerto è stata sostenuta, oltre che dal Leopard Club e dagli Amici dell’Osi, anche da una non meglio precisata “kulturelle Stiftung” (scritto proprio così, in tedesco).

Per questo appuntamento il direttore artistico Giona Nazzaro ha scelto il “primo vero film di Hitchcock” – come lo ha definito il regista stesso, evidentemente non del tutto soddisfatto dei lavori precedenti –, ‘The Lodger. A Story of the London Fog’ del 1927. Inevitabile, per noi spettatori di quasi un secolo dopo, cercare punti di contatto con i film successivi di Hitchcock, facendo paragoni più o meno forzati – filologicamente parlando bisognerebbe guardare al cinema di F. W. Murnau, che influenzò profondamente Hitchcock, ma difficile non pensare all’assassinio nella doccia di ‘Psycho’, quando in ‘The Lodger’ vediamo inquadrati i piedi della protagonista June Tripp nella vasca da bagno.

Hitchcock ci porta in una Londra di inizio Novecento terrorizzata dal misterioso Vendicatore, un serial killer ispirato a Jack lo squartatore che ogni martedì uccide una ragazza bionda. Nella casa dei genitori della biondissima Daisy (June Tripp) arriva un misterioso inquilino, interpretato da Ivor Novello, troppo rassomigliante all’identikit del serial killer – e troppo galante con Daisy – per non attirare sospetti e gelosia del fidanzato della ragazza, un detective della polizia incaricato di catturare il Vendicatore. Accompagnati dalle convincenti musiche di Neil Brand, ben eseguite dall’OSI diretta da Philippe Béran, ci si immerge nella cupa nebbia londinese che il non ancora trentenne Hitchcock sa già come riempie di suspense.

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