Cinema

Visions du Réel apre con un thriller sulle origini del Covid

S'intitola ‘Blame’ e lo ha diretto il solettese Christian Frei. Sono in tutto trentuno i film svizzeri in concorso, sei in più della scorsa edizione

Emilie Bujès, direttrice artistica di Visions du Réel
(Keystone)
12 marzo 2025
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‘Blame’, il thriller scientifico sulle origini del Covid del regista solettese Christian Frei, sarà proiettato all'apertura di Visions du Réel, il festival del cinema documentario in programma a Nyon dal 4 aprile. Nel bel mezzo di una pandemia, tre scienziati che ne hanno a lungo previsto l'arrivo devono combattere non solo il virus, ma anche una formidabile ondata di disinformazione. Il film è stato raccontato da Emilie Bujès, direttrice artistica di Visions du Réel.

Dal 4 al 13 aprile, il pubblico potrà scoprire 154 film provenienti da 57 paesi. “È la prima volta che riceviamo film da così tanti Paesi”, sottolinea la direttrice artistica. Al concorso internazionale per lungometraggi partecipano film provenienti da Mongolia, Australia, Slovenia, Camerun e Argentina, oltre a una coproduzione svizzera. Nella categoria Burning Lights, dedicata alle nuove forme cinematografiche, saranno proiettati film provenienti da Cina, Libano, Canada e Polonia. Due coproduzioni svizzere sono state incluse in questa selezione.

31 film svizzeri

Nel concorso nazionale, il programma comprende ‘Toute ma vie’ di Matias Carlier, prodotto da Lionel Baier. Il film parla di un adolescente che fa la spola tra case di accoglienza e la casa della madre e corre in bicicletta lungo le ripide strade di Losanna per sfogarsi. In ‘Sediments’ di Laura Coppens, una nipote si chiede come possa voler bene a suo nonno, che ha vissuto nella Germania nazista e poi nella DDR, dove lavorava sotto copertura per la Stasi. Sono in tutto 31 i film e coproduzioni svizzere di questa edizione, 6 in più di quella del 2024.

Il cineasta haitiano Raoul Peck, il cui lavoro include ‘I Am Not Your Negro’, sarà l'ospite d'onore, mentre il regista rumeno Corneliu Porumboiu sarà l'ospite speciale. Nell'ambito del suo Atelier, Visions du Réel accoglie la regista portoghese Claudia Varejao. Tutti avranno diritto a una masterclass e a una retrospettiva.

A Richard Dindo, il cineasta svizzero scomparso il 12 febbraio a Parigi, sarà dedicata una delle Proiezioni speciali. Il pubblico potrà vedere o rivedere ‘Dani, Michi, Renato & Max’, film sul movimento giovanile di Zurigo del 1980-81.