Riconoscimenti anche per l'associazione Letture sul sofà, presente in Ticino grazie alla Casa della letteratura, e allo scrittore Fabio Andina
“Fleur Jaeggy, attraverso una scrittura che non concede spazio alla consolazione, riesce a esprimere emozioni e tormenti psicologici intensi con uno stile sempre controllato e impassibile, come se narrando cercasse di mantenere un distacco di fronte al proprio vissuto e al proprio racconto”: con queste motivazioni l'Ufficio federale della cultura ha annunciato l'assegnazione del Gran premio svizzero di letteratura alla scrittrice svizzera di lingua italiana Fleur Jaeggy.
A ricevere il Premio speciale di mediazione è invece l'associazione Letture sul sofà che da dieci anni trasforma salotti privati in salotti letterari pubblici e che dall'anno scorso sono presenti anche nella Svizzera italiana grazia alla Casa della letteratura. Si tratta, nelle motivazioni della giuria, di “un modello innovativo di mediazione letteraria che, oltre a mettere a disposizione una piattaforma professionale e garantire una retribuzione adeguata agli autori esordienti e non, promuove la cultura della lettura all’interno delle comunità”.
Tra i vincitori Premi svizzeri di letteratura anche il ticinese Fabio Andina con il romanzo ‘Sedici mesi’ (Rubettino 2024).
Fleur Jaeggy è nata a Zurigo nel 1940. Dopo aver frequentato diversi collegi in Svizzera, si è stabilita a Roma e dal 1968 vive a Milano. Le sue opere sono state tradotte in oltre una dozzina di lingue e sono state insignite di importanti premi, tra cui il prestigioso Premio Bagutta per ‘I beati anni del castigo’ e il Premio Moravia per ‘La paura del cielo’. Nel 2024 Fleur Jaeggy ha ricevuto il Premio Gottfried Keller per l’insieme della sua opera.
Al centro della sua narrativa – si legge nella laudatio del Gran premio svizzero di letteratura – c’è la solitudine; i personaggi vivono spesso in ambienti chiusi e repressivi come collegi o istituti. “Nelle opere di Fleur Jaeggy vengono esplorati temi profondi, dolorosi e inquietanti come la solitudine, l’amicizia ossessiva, l’alienazione, il distacco emotivo, i legami familiari disturbati e privi di empatia e la morte”. La sua scrittura, prosegue la laudatio, “scava in profondità e non concede mai nulla al sentimentalismo. Ma la sua prosa, nonostante l’apparente freddezza, colpisce lettrici e lettori per la sua capacità di catturare le sfumature più sottili e i lati più oscuri e nascosti dell’animo umano”.
Oltre a Fabio Andina, hanno ricevuto un Premio svizzero di letteratura anche Romain Buffat, Eva-Maria Leuenberger, Laura Leupi, Catherine Lovey, Nadine Olonetzky e Béla Rothenbühler.