laR+ L'intervista

Madrigale a Poestate, viaggio musicale nel Rinascimento

Olga Romanko con Luciano Massimo Rusignuolo il 31 maggio a Lugano per tributare i grandi maestri rinascimentali

Olga Romanko
(Studio Heikki Tuuli)

Questa sera Lugano diventerà una macchina del tempo direzionata verso l’era di Brunelleschi e Copernico, grazie al progetto ‘Il Madrigale’, una fusione di talenti ideata dal soprano Olga Romanko e dal chitarrista Luciano Massimo Rusignuolo. Sul palco del Festival Poestate 2024, il duo ci immergerà in un’atmosfera dove l’eco dei grandi maestri rinascimentali come Giulio Caccini, Claudio Monteverdi e Francesco Durante risuonerà forte, facendoci quasi sentire il pizzicore delle gorgiere al collo, nonostante le nostre comode sneakers.

Olga Romanko, diva dell’opera di fama internazionale e di origini russe, ma con un cuore profondamente italiano, ha incantato i palcoscenici più prestigiosi del mondo, vestendo i panni di icone come Desdemona in Otello, spesso accanto a nomi del calibro di Placido Domingo e Renata Scotto. Ma oltre ai riflettori dell’opera, Olga si lascia sedurre anche dalle delicate sfumature del barocco, come lei stessa afferma: «La musica da camera mi attraeva da sempre e appena avevo la possibilità facevo volentieri puntate nel mondo più del barocco usando vocalmente delle nuance più sottili e delicate». Luciano Massimo Rusignuolo, chitarrista, è un affermato interprete della musica del periodo, con una carriera costellata di incisioni di successo. La loro collaborazione è nata grazie a un incontro voluto dal destino, che ha spalancato le porte a nuove avventure musicali: «Per fortuna, ho incontrato un bravissimo chitarrista il maestro Rusignuolo, che ha registrato numerosi cd di musica barocca e che mi ha suggerito anche brani nuovi di quel periodo».

L’idea di portare la poesia rinascimentale al Festival Poestate è nata qualche mese fa e ha trovato subito un’accoglienza calorosa da Armida Demarta, l’organizzatrice del festival. Romanko non potrebbe essere più entusiasta. Per 28 anni, Poestate ha arricchito il Ticino con un mix eclettico di poeti, artisti e intellettuali, senza mai perdere di vista le proprie radici culturali. «Non possiamo dimenticare le origini», ci ricorda Olga. «La poesia cantata di quel periodo significa l’inizio di tanti generi musicali come ad esempio l’Opera, la musica da camera».

La magia del madrigale

I madrigali sono perlopiù un mistero per il grande pubblico, ma in realtà sono intense dichiarazioni d’amore, imbevute di una musicalità tale da poter ammorbidire il cuore anche del più imperturbabile critico musicale. Accompagnati da strumenti a corda, questi brani evocano una bellezza senza tempo. Come il soprano osserva: «I testi dei madrigali parlano prevalentemente d’amore, sono dichiarazioni romantiche, suonate con strumenti come il liuto e la chitarra. I brani scelti sono uno più bello dell’altro, ma il più significativo è Amarilli». Sul palco ci ritroveremo ad affrontare la complessa semplicità di quell’arte dove le emozioni non sono state ancora smussate dall’abuso di filtri e di like.

La musica rinascimentale potrebbe sembrare un po’ come un’anziana zia che non vede l’ora di raccontare quanto tutto fosse meglio ai suoi tempi, ma è solo ascoltando pezzi come ‘Amarilli’ dai Madrigali di Caccini che ci rendiamo conto che questa ‘zia’ aveva assolutamente ragione. «Vorrei trasmettere al pubblico di Poestate la bellezza e la vera meraviglia di questo genere musicale. Anche oggi noi proviamo gli stessi sentimenti quando si ama. Ascoltando la musica scritta cinquecento anni fa ti rendi conto che un essere umano non è cambiato per niente». Come diceva Henry David Thoreau, “Il tempo non è che il ruscello dove io vado a pesca”, e benché le epoche scivolino via, i sentimenti umani rimangono profondamente radicati nei versi di un madrigale, come una corrente eterna che scorre silenziosa.

‘Il Madrigale’ non sarà solo un evento di fine maggio da segnare sul calendario e dimenticare dopo una serata di applausi. Romanko e Rusignuolo sperano di continuare a collaborare e di far viaggiare il loro amore per la poesia e la musica rinascimentale. Preparate i vostri cuori (e forse tenete a portata di mano un fazzoletto) per un viaggio attraverso i secoli che celebra la forza dell’amore umano, tutto in chiave musicale. E chi lo sa? Forse scopriremo che i madrigali non sono solo antiche reliquie, ma chiavi che aprono porte su universi emotivi che credevamo persi.

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