Addio all'artista Faith Ringgold, pioniera per gli afroamericani

Si è battuta per una migliore rappresentazione dei neri e delle donne nell'arte: l'artista americana Faith Ringgold è morta sabato scorso all'età di 93 anni dopo avere esplorato la questione razziale negli Stati Uniti per tutta la sua vita. Considerata un'artista pioniera per gli afroamericani, Ringgold aveva ottenuto riconoscimenti internazionali con mostre a New York, al Museo Picasso di Parigi nel 2023 o durante una retrospettiva al Museum of Contemporary Art di Chicago, fino al 25 febbraio.

Nata ad Harlem nel 1930, proprio nel pieno del movimento culturale rinascimentale del quartiere afroamericano di New York, si distingue attraverso arti molto visive, come i pannelli su tela che mescolavano pittura e tessuti, per raccontare la vita dei neri negli Stati Uniti. Il suo lavoro inizia nel 1963, in un contesto di segregazione razziale, con ‘Il popolo americano’, serie ispirata al movimento per i diritti civili, con la quale ha tentato di esplorare le relazioni razziali nel suo Paese. Attivista, si fa conoscere negli anni 70 attraverso una manifestazione del suo movimento, ‘Ad Hoc Committee of Women Artists’, davanti al Whitney Museum di New York, per chiedere una migliore rappresentanza delle donne nell'arte. Ispirata da Picasso, Ringgold aveva visto una delle sue opere, ‘American People Series #20: Die’ (1967), una rappresentazione delle rivolte razziali negli Stati Uniti, esposta proprio accanto a ‘Les Demoiselles d'Avignon’ (1907) del maestro spagnolo al Museo d'Arte Moderna (MoMA) di New York.

A Faith Ringgold erano stati commissionati anche lavori pubblici: i mosaici murali nella metropolitana di Harlem, per esempio, che rappresentavano figure come Sugar Ray Robinson o Malcolm X. E una delle sue composizioni, ‘9/11 Peace Story Quilt’, dieci anni dopo gli attacchi jihadisti dell'11 settembre 2001, è stata esposta al prestigioso Metropolitan Museum of Art di New York.