Cinema

Nomi, numeri e temi delle 59esime Giornate di Soletta

Con al centro l'analisi della società odierna, il festival cinematografico artisticamente diretto dal ticinese Niccolò Castelli è stato presentato a Berna

Gli emergenti premiati nella ‘Notte delle Visioni’
12 dicembre 2023
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238 opere in totale, di cui 87 lungometraggi; 52 i documentari, 32 i film di finzione e 3 quelli non collocabili in una singola categoria. Al centro, l’analisi delle condizioni sociali. Sono i numeri delle 59esime Giornale di Soletta (dal 17 al 24 gennaio) presentate oggi a Berna. Quanto ai contenuti, due pellicole trattano il conflitto israelo-palestinese e ampio spazio occupa il tema della migrazione, per adempiere a un compito, “fornire un orientamento – parole del direttore artistico Niccolò Castelli – a un pubblico spesso sommerso dai contenuti digitali”. Tra gli altri temi le sfide del settore, come le opportunità e i pericoli dell'intelligenza artificiale, al centro della giornata speciale di domenica 21 gennaio, e la carenza di tecnici sui set.

Spazio agli emergenti

Sono sette i film in lizza per il riconoscimento principale, il Prix de Soleure dotato di 60mila franchi, “la più alta ricompensa del cinema svizzero”, fanno sapere gli organizzatori. Fra questi, il film di apertura ‘Les paradis de Diane’ di Carmen Jacquier (Prix de Soleure 2023 per ‘Foudre’) e Jan Gassmann, storia di una donna che tenta di scomparire in una città sconosciuta, ma il suo corpo la riporta alla memoria e a ciò da cui sta fuggendo. Fra gli altri film in corsa per il Prix de Soleure, il documentario ‘Prisoners of fate’ di Mehdi Sahebi, presentato lo scorso agosto al Locarno Film Festival all’interno della Semaine de la critique. In programma anche ‘Dieu est une femme’ di Andre Peyrot, film girato a Panama e che arriva a quasi cinquant'anni di distanza da quando, nel 1975, il premio Oscar Pierre-Dominique Gaisseau, regista francese vincitore di un Oscar, filmò i Kuna, gli indiani di Panama e della Colombia.

Per l’edizione alle porte, la giuria è composta da Mariann Lewinsky, svizzera che da anni vive a Bologna, dove è codirettrice del Cinema Ritrovato, dal biochimico Jacques Dubochet, premio Nobel per la chimica nel 2017, e dall'attrice Miriam Stein. La consegna del Prix de Soleure si terrà separatamente da quella dei premi dedicati ai registi emergenti, tutto ciò “per dare la possibilità a questi ultimi di venire notati e per permettere al pubblico di vedere questi film nell'ambito delle Giornate”, ha affermato Castelli”. La cerimonia di premiazione prende il nome di ‘La Notte delle Visioni”, e si terrà sabato 20 gennaio, quattro giorni prima della consegna del premio principale.

‘Visioni’

La sezione ‘Histoires’ sarà dedicata alla più vecchia società di produzione elvetica, Präsens film, che nel 2024 festeggerà 100 anni. In questo ambito verranno presentati cinque film che dopo la fine del festival saranno disponibili sulla piattaforma ‘filmo’. Per la prima volta, nella nuova categoria ‘Visioni’ (già ‘Opera Prima’), oltre ai film di debutto si renderà omaggio alle seconde e terze opere per la possibilità, ribadita da Castelli, che si possa continuare a sostenere i registi anche dopo il loro primo film. In concorso in questa categoria c'è il nuovo documentario del ticinese Olmo Cerri, ‘La scomparsa di Bruno Breguet’, film che ricostruisce il caso di un liceale ticinese che negli anni 70 scomparve dopo aver cercato di spedire un carico clandestino di esplosivi alla resistenza palestinese.

Sono 8 in totale i film provenienti dalla Svizzera italiana selezionati fra i 17 pervenuti: fra questi, nella categoria documentari, ‘Elsa Barberis’ di Claudia Quadri, che ripercorre la storia della stilista luganese negli anni 1930-60, nonché il ritratto d'artista ‘Flavio Paolucci. Da Guelmim a Biasca’, di Villi Hermann.

Incontri

‘So Pro’ sarà il luogo d'incontro per i professionisti dell'ambito cinematografico, identificato nello Stadttheater della cittadina; per il secondo anno consecutivo verranno riproposte anche le discussioni informali ‘Fare cinema’. Come già annunciato in precedenza, nel programma speciale ‘Rencontre’ verrà reso omaggio ai fondatori dello studio d'animazione ginevrino GDS, ovvero Claude Luyet, Georges Schwizgebel e Daniel Suter.

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