Letteratura

Booker Prize, la profezia di Paul Lynch

Il Regno Unito ha scelto ‘Prophet Song’, l'incubo ultradestra nel romanzo distopico dell'autore irlandese, cui va un premio nuovamente (anche) politico

Kiss
(Keystone)
27 novembre 2023
|

Il Booker Prize, il riconoscimento più prestigioso del Regno Unito riservato agli scrittori in lingua inglese di tutto il mondo, ha premiato per il secondo anno un libro dai connotati politici. A vincere è stato ‘Prophet Song’, dell'autore irlandese Paul Lynch, opera distopica che descrive un'Irlanda sopraffatta dalla violenza e da un governo autocratico di estrema destra. Un'opera quanto mai anticipatrice, se messa a confronto con i tumulti scatenati giovedì scorso nel cuore di Dublino da una protesta a impronta nazionalista, anti-migranti e islamofobica, poche ore dopo l'accoltellamento di tre bambini e una insegnante da parte di un 40enne dinanzi a una scuola primaria. Nel 2022 era stata la volta di Shehan Karunatilaka, scrittore dello Sri Lanka, che aveva ambientato ‘Le sette lune di Maali Almeida’ durante la sanguinosa guerra civile nel Paese asiatico.

Lynch, 46enne al suo quinto romanzo, sesto scrittore irlandese a vincere l'ambito premio, si è detto "sconvolto" per quanto successo nei ‘riots’ di Dublino e ha ammesso che "questo tipo di energia è sempre lì sotto la superficie". Gli stessi giudici hanno dichiarato ai media che i disordini nella capitale irlandese sono stati discussi proprio nelle ore della scelta del vincitore. Per la presidente della giuria, la scrittrice canadese Esi Edugyan, il romanzo "coglie le ansie sociali e politiche del nostro momento". In ‘Prophet Song’ - dall'8 marzo in Italia con il titolo ‘Il canto del Profeta’ nella traduzione di Riccardo Duranti, per la casa editrice 66thand2nd, suo editore italiano – alcuni membri di una neonata polizia segreta, istituita da un governo sempre più tendente al totalitarismo, bussano alla porta della microbiologa Eilish Stack chiedendo di suo marito, un responsabile del sindacato insegnanti. L'uomo scompare, insieme a centinaia di altri civili che diventano dei desaparecidos, e la protagonista deve prendersi cura di quattro figli e del suo anziano padre mentre la guerra civile infuria in Irlanda.

Lynch aveva indicato nella guerra civile in Siria e nei lockdown nel periodo pandemico le fonti di ispirazione per la sua opera. L'idea è che quanto accade nel libro si sta verificando in qualche parte del mondo, assumendo quindi una forma di realismo. “Questo romanzo non è stato facile da scrivere. Una parte di me pensava che avrei messo a repentaglio la mia carriera scrivendolo, ma dovevo comunque portarlo a termine", ha dichiarato il vincitore dopo la premiazione avvenuta ieri sera a Londra, oltre a sottolineare "l'immenso piacere nel portare il Booker in Irlanda".

Tutti gli autori selezionati quest'anno, due americani, un canadese, due irlandesi e un keniano, sono arrivati fra i finalisti del Booker per la prima volta. A Lynch è andato un premio di 50mila sterline (circa 57mila euro), che lui ha già destinato per metà al suo mutuo.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔