CULTURE

Roberto Leydi: il monello che ci fece conoscere l'altra musica

Domenica 12 novembre a ‘Paganini’ (Rsi La1) l’etnomusicologo e saggista verrà ricordato a vent'anni dalla morte

Divulgatore poliedrico
(@PG Bardi)
9 novembre 2023
|

Due emissioni della Rsi ricordano, a vent'anni dalla scomparsa, la figura di Roberto Leydi (Ivrea, 1928-Milano, 2003), etnomusicologo, docente, giornalista, saggista, conduttore di programmi televisivi e radiofonici. Studioso e ricercatore instancabile, i suoi interessi giovanili partirono dal jazz, per proseguire con la nascita del folk revival, i rapporti con i cantori e i suonatori popolari, l’insegnamento al DAMS di Bologna, la nascita dell’Ufficio Cultura del Mondo Popolare della Regione Lombardia, senza dimenticare il lavoro al settimanale ‘L'Europeo’, i viaggi col fotografo Ferdinando Scianna e una collezione di strumenti che ha lasciato al Centro di dialettologia e di etnografia del Canton Ticino a Bellinzona. Roberto Leydi lavorò inoltre alla Radiotelevisione svizzera per oltre vent’anni, realizzando 900 trasmissioni radiofoniche e una trentina di produzioni televisive. Oltre all'omaggio radiofonico in ‘Grand bazaar’, andato in onda lo scorso 26 ottobre sulla Rete Due, di Leydi si parlerà anche in televisione domenica 12 novembre nel contenitore musicale ‘Paganini’, alle 10,30 su Rsi La1, in una puntata che proporrà un documentario originale, “Roberto Leydi. L’altra musica”, realizzato da Aurelio Citelli (che sarà anche ospite in trasmissione), una ‘chicca d’archivio’, ovvero un episodio curato da Leydi di ‘Enciclopedia TV’ (1969); inoltre, si potrà vedere e ascoltare un recente concerto del Duo Bottasso in un mini-documentario incentrato su uno degli strumenti popolari per antonomasia, la fisarmonica, nel rapporto tra il virtuoso jazzista bellinzonese Danilo Boggini e il suo artigiano-costruttore di fiducia Roberto.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔