Musica

Conservatorio, dal Fondo per l'inclusione 93 borse studio

L'iniziativa lanciata e coordinata dall'Associazione degli Amici del Conservatorio ha raccolto oltre 165mila franchi, più dell'obiettivo prestabilito

Un aiuto da sviluppare ulteriormente
(Conservatorio della Svizzera italiana)
25 ottobre 2023
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Il Fondo per l’Inclusione musicale, iniziativa lanciata e coordinata dall’Associazione degli Amici del Conservatorio durante la prima edizione del Forum della Filantropia Strategica per le Arti, ha raccolto oltre 165mila franchi, superando l’obiettivo iniziale di 150mila franchi. La raccolta fondi, sposata da filantropi pubblici e privati e da fondazioni ticinesi e svizzere, ha permesso così di erogare 93 borse di studio per allievi della Scuola di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana con redditi compresi tra 0 e 70mila franchi. “A minare l’identità ticinese non è tanto chi attraversa o meno i nostri confini, bensì l’inesorabile erosione della cultura sociale ticinese. Oggi cantare e suonare non è più una pratica quotidiana diffusa e popolare”, dice Carlo Donadini, presidente dell’Associazione degli Amici del Conservatorio, che denuncia la “tiepida sensibilità istituzionale verso la formazione musicale dei nostri bambini”, i cui costi "sono sostenuti dalle Famiglie nell’ordine dell’80% e, molte di esse, sono consapevoli di non poterselo permettere e quindi rinunciano a iscrivere i loro bambini alle scuole di musica”. Donadini è lieto per il successo dell’iniziativa, consapevole di come essa abbia “fatto emergere molto chiaramente un problema complesso” ma anche portato alla “identificazione di una soluzione sistemica”, rappresentata da un Fondo “che vogliamo sviluppare ulteriormente”.

Luca Medici, direttore della Scuola di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana, ricorda l’obiettivo primario della Scuola, “la diffusione della cultura musicale all’interno di tutto il tessuto sociale ticinese”, e sottolinea che “consentire ai nostri allievi di accedere all’educazione musicale, all’interno di un contesto condiviso con giovani musicisti professionisti, ha anche il vantaggio di diffondere spontaneamente la gioia del condividere conoscenze ed esperienze, di incentivare una sana emulazione all’interno delle pratiche di musica d’insieme, e di offrire esperienze artistiche e culturali altrimenti impensabili”, ovvero scambi culturali all’estero, esibizioni in teatri internazionali, collaborazioni con musicisti di chiara fama mondiale e molto altro. Oltre a rafforzare la collaborazione strategica con organizzazioni come ProSenectute, Tavolino Magico, Croce Rossa, Gioventù e Musica, la Provvida Madre, “per continuare a raggiungere quanti oggi si trovano ai margini del sistema culturale”, l’obiettivo futuro è quello di potenziare il Fondo “per estendere sempre di più il bacino di beneficiati, soprattutto tra le famiglie con redditi annui disponibili fino 25mila franchi”.

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