Libri

Quello che non ho (è un segreto in banca)

Esce con Capponi Editore il libro d’esordio di Isabella Venturi, ‘Confine di Stato - Tra segreti bancari e umani sotterfugi’

Per Capponi Editore
1 agosto 2023
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“Quello che non ho è un segreto in banca”, cantava l’indimenticabile De Andrè, prendendo le distanze da un mondo di colletti bianchi, pranzi di lavoro, uomini d’affari sempre in corsa, furbetti pronti a trovare soluzioni creative per aggirare le leggi e le tasse. ‘Confine di Stato - Tra segreti bancari e umani sotterfugi’, il romanzo d'esordio di Isabella Venturi edito da Capponi Editore, offre uno spaccato storico sul segreto bancario tra Italia e Svizzera ripercorrendo ciò che è avvenuto tra i due paesi dagli anni ‘60 fino al 2014, anno in cui inizia a venir meno la facoltà da parte di banche e finanziarie di proteggere la privacy dei propri clienti. Gli effetti di questo smascheramento sono facilmente immaginabili: milioni e milioni mai dichiarati al fisco italiano iniziano a emergere grazie a decreti legislativi volti a favorire le auto-denunce, a fronte di conseguenze ben più gravi per gli evasori incalliti.

La scrittrice, svizzera di nascita e italiana d’adozione, si immerge nel mondo della finanza e dell’economia spiegando in modo semplice e immediato i meccanismi illegali di importazione di valuta da un confine all’altro, in un percorso a ritroso nel panorama socio-politico italiano dell’epoca. E lo fa costruendo una storia avvincente, che vede protagonista un’ottuagenaria pluriomicida reo confessa, rinchiusa in un ospedale psichiatrico ticinese e disposta a raccontare la verità esclusivamente a una giornalista locale, da lei scelta. Ciò che nasconde l’anziana signora è un patrimonio accumulato negli anni grazie al suo secondo lavoro da contrabbandiera di valuta. Soldi destinati a scomparire in società offshore create ad hoc per clienti facoltosi disposti a sfruttare il segreto bancario svizzero per sfuggire al fisco. E Maria, la giovane reporter completamente inesperta al riguardo, si troverà coinvolta in un gioco più grande di lei, in una rete di intrighi che la porterà a dover prendere decisioni e a sporcarsi le mani.

La storia, lo ripetiamo, c’è e Isabella Venturi ha trovato un ottimo escamotage per affrontare un tema complesso, spesso appannaggio dei soli addetti ai lavori. La scrittura, tuttavia, avrebbe meritato un maggior lavoro di editing per evitare ripetitività e retorica nella narrazione, che a volte si sfilaccia in considerazioni poco accattivanti e didascaliche rallentando il ritmo della lettura.

C’è da dire però che la struttura del romanzo si presterebbe molto bene per un adattamento televisivo: i personaggi sono ben delineati e i numerosi botta e risposta riportati in forma diretta presenti nel testo hanno già il respiro degli stacchi cinematografici tra una scena e l’altra. Sembra di vederla, Maria, mentre si arrampica fino all’alpeggio carica d’ansia per aiutare una vecchia signora a gestire il suo tesoro, diventato ormai terribilmente ingombrante.

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