Casa della Letteratura, fugare il buio con la ragione

"Mehr Licht!", "Più luce!". Si dice siano le ultime parole di Goethe. La Casa della Letteratura per la Svizzera italiana di via Franscini a Lugano le rilancia in ‘Ancora luce’, fil rouge della nuova stagione. «Alle spalle abbiamo un triennio complesso, che ci ha anche detto che le guerre ritornano», spiega il presidente Fabiano Alborghetti nell’incontro di presentazione, specificando che per luce s’intende «la speranza e la sorpresa, la gioia del confronto e del dialogo, mai estinte».

Nuove prospettive

Prosa, poesia, traduzione (ma non solo) saranno al centro di questo quinto anno di attività della Casa, con anteprima il 2 marzo nell’incontro con il traduttore Juan Felipe Varela García e con Pietro Montorfani, curatore della collana di poesia svizzera per l’editore colombiano Rey Naranjo, concentratasi sui poeti Lia Galli e Andrea Bianchetti, «due voci di casa – dice Alborghetti – affrontate da chi vive agli antipodi del mondo, per una visione nuova di ciò che potremmo supporre di conoscere». È il prologo all’incontro del 9 marzo con Alessandra Carati, Premio Viareggio-Rèpaci 2021 Opera Prima e finalista dello ‘Strega’ 2022 per ‘E poi saremo salvi’ (Mondadori, modera Massimo Zenari), storia che nasce dalla guerra dei Balcani ma dalle forti affinità con i profughi ucraini.

Scorrendo il programma. Il 23 marzo, in collaborazione con gli Eventi letterari del Monte Verità, la Casa della Letteratura ospita Prisca Agustoni, in dialogo con Fabio Pusterla. Il 6 aprile sarà la volta di Giorgio Boatti per il suo ‘Abbassa il cielo e scendi’ (Mondadori, modera Nicolò Saverio Centemero). La data del 20 aprile segna il ritorno del poeta Leonardo Lonati dopo 17 anni (modera Lou Lepori, suo massimo conoscitore). Il 25 maggio, l’apertura al dialetto con Giampaolo Cereghetti e Guido Pedrojetta, complice l’antologia di liriche in dialetti ticinesi ‘Dialètt che canta’.

Il 10 giugno la Svizzera italiana sarà protagonista in Bregaglia nelle persone di Sara Catella e Mario Casella, moderati da Massimo Zenari. In giugno cadono anche i cent’anni dalla nascita di Italo Calvino. Alborghetti: «Niente letture e tavole rotonde. Portiamo in scena ‘Il barone rampante’, affidato a Massimiliano Zampetti con musiche di Roberto Mocchiut. Vorremmo farlo leggere sopra un albero». Sicurezza permettendo («Nella peggiore delle ipotesi lo metteremo sotto la magnolia della terrazza...»).

Dopo la pausa estiva, grandi nomi: il 21 settembre Nadia Terranova (moderata da Natasha Fioretti), il 5 ottobre Valerio Magrelli, già Premio Feltrinelli per la Poesia italiana attribuitogli dall’Accademia dei Lincei. L’incontro è all’interno della rassegna Spaziobianco, che il 26 ottobre porterà a Lugano anche Alessandra Carnaroli.

Conoscere le disabilità

Novembre (il 9) sarà all’insegna di Jesica Zuan, traduttrice grigionese, e di Graziano Terrani e Matteo Terzaghi (il 23), tramiti con l’Archivio diversità cognitiva. «È un voler raccontare la vita di persone con disabilità attraverso scritti, disegni, foto, registrazioni. Grazie all’archivio, queste opere possono arrivare a chi nulla sapeva né della vita né del percorso esperienziale di persone che, in questo modo, non vengono dimenticate». Poco prima – il 18 – la Casa ospiterà la consegna dell’annuale Premio Studer/Ganz; poco dopo, il 2 dicembre, la chiusura affidata alle Edizioni svizzere per la Gioventù, per una proposta che quest’anno profuma di musicale...

Varie ed eventuali. In Settembre, in collaborazione con l’Usi, la Casa ospiterà un convegno dedicato a Letteratura e Territorio, e un evento dedicato a Plinio Martini a 100 anni dalla nascita. In Ottobre, trasferta al festival Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo. Si segnala pure l’incontro con la rassegna Cari Vicini, in sinergia con la Literaturhaus di Zurigo, della quale la Casa della Letteratura è l’unico referente per la parte italofona. RED