Culture

‘Il silenzio significa tirannia’: arrestata Taraneh Alidoosti

L’attrice iraniana si trova nella cella 209 di Evin, nel braccio riservato ai casi di sicurezza nazionale.

A Locarno nel 2006
(Keystone)
18 dicembre 2022
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L’attrice iraniana Taraneh Alidoosti è stata arrestata lo scorso sabato. Aveva pubblicato immagini senza il velo hijab e nei suoi post sui social media aveva sostenuto le proteste a livello nazionale, entrate sabato scorso nel quarto mese e innescate dalla morte di Mahsa Amini la 22enne curdo iraniana deceduta mentre si trovata sotto custodia della polizia morale. Nel suo ultimo post su Instagram dell’8 dicembre, Alidoosti aveva criticato l’esecuzione del manifestante 23enne Mohsen Shekari. Rivolgendosi alla Repubblica islamica aveva scritto nel suo post: "Sedetevi e aspettate le conseguenze della vostra sete di sangue", e ancora: "Il silenzio significa sostenere la tirannia e i tiranni".

Nel pomeriggio di ieri, decine di nomi noti del cinema hanno organizzato un raduno davanti al famigerato carcere di Evin, a nord di Teheran, per sostenere l’attrice, chiedendo la sua liberazione. Tra i partecipanti, la regista Rahshan Banietemad, l’attore Peiman Moadi e le attrici Hengameh Ghaziani e Mitra Hajjar. Le ultime due, di recente, sono state anch’esse fatte oggetto di arresto. Alidoosti è stata infine autorizzata oggi ad avere un breve colloquio telefonico con il padre per informarlo che si trova nella cella 209 di Evin, nel braccio del carcere riservato ai casi di sicurezza nazionale, e per chiedere le sue medicine.

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