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(Aspettando) Generi di conforto, e ritrovando Erminio

Ogni venerdì, una rubrica online recupera 'pillole' dell'Erminio Ferrari appassionato di musica. Accompagnerà, 24 ore prima, il podcast

‘Generi di conforto‘ del 3 ottobre 2007 (archivio laRegione)
14 gennaio 2021
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La grandezza di Erminio Ferrari stava anche nel potergli dire che Bob Dylan, a tuo parere, canta come una vecchia gallina stonata, ed essere certi che lui avrebbe compreso il fastidio. Nel senso che i gusti musicali sono opinabili e che, più in generale, re e regine presi in alcuni specifici momenti e luoghi della giornata sono terribilmente simili ai sudditi (un vecchio concetto da bettola detto in modo meno greve).

Oggi, mercoledì 14 gennaio, sono tre mesi che Erminio Ferrari lasciava questa testata senza avvisare e si è deciso di dare vita a una nuova rubrica online che accompagnerà, il giorno prima della sua emissione, ‘Generi di conforto’, il podcast de laRegione che torna a partire da sabato 16 gennaio. La rubrica, collocata di venerdì, si chiamerà ‘(Aspettando) Generi di conforto’, titolo che Erminio non avrebbe trovato originalissimo, ma non gli si può chiedere di farci il titolo perfetto. ‘Generi di conforto’, prima di essere podcast, fu una sua rubrica fatta di brevi, telegrafici, essenziali affreschi di grandi del jazz, del cantautorato, di lirica e di classica. Ritratti di artisti, ma anche di canzoni, di quelle con una storia da raccontare. Una specie di ‘dieci dischi da portare sull’isola deserta’, che nel suo caso sono stati un centinaio, suonati dall'ottobre del 2007 al settembre del 2009, e corredati da un link all’ascolto.

Sabato 17 ottobre 2020, appresa dalle nostre pagine l’esistenza di questo archivio, il signor Luca Rinaldi – lettore, di sicuro ascoltatore di ‘Generi di conforto’ – scriveva alla redazione citando dall’articolo in questione: “Chiedo se pensate di rendere fruibile questa raccolta di ‘pezzi da 400 battute + link’ nella vostra rubrica online”. E così – a cominciare dal Tom Waits di ‘You’re innocent when you dream’, sei innocente quando sogni, che sembra aggiungere senso – abbiamo pensato di accontentare il signor Rinaldi e con lui tutti i lettori de laRegione e gli ascoltatori di ‘Generi di conforto’. E di accontentare anche un po’ noi, tornando a leggere su queste pagine, stavolta digitali – ogni venerdì – l'espressione “di Erminio Ferrari”.

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