Arte

Addio al filantropo vallesano Léonard Gianadda

Si è spento nei giorni scorsi all'età di 88 anni. A Martigny (Vs) lascia la fondazione che porta il nome del fratello

Léonard Gianadda
(Frank Mentha)
5 dicembre 2023
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Lascia la Fondazione che porta il nome del fratello, un museo di fama internazionale che ha esposto opere di artisti illustri come Klee, Picasso, Hodler, Rodin, Giacometti, Modigliani, Chagall, Gauguin, Van Gogh e molti altri. Il filantropo vallesano Léonard Gianadda si è spento nei giorni scorsi all'età di 88 anni. Nel 2018 aveva annunciato pubblicamente di essere affetto da un cancro. Nonostante la malattia, aveva continuato a concretizzare esposizioni. A fine ottobre era stato ospedalizzato in seguito a un incidente d'auto nel quale era rimasto gravemente ferito a una gamba.

Durante la sua vita, il mecenate non ha annunciato un successore alla testa dell'istituzione culturale. Ha invece creato la Fondazione ‘Léonard Gianadda’ nel 2019 per gestire e distribuire il suo patrimonio. Nel 2010, con la moglie Annette, aveva inaugurato una fondazione a scopo sociale. Nel 2015 si era impegnato a favore dei rifugiati siriani, mettendo a disposizione cinque appartamenti per altrettante famiglie sull'arco di cinque anni. Un'azione ovvia per il mecenate, il cui nonno, un immigrato italiano, era stato accolto in Svizzera.

Gianadda era nato il 23 agosto 1935 a Martigny (VS). Spronato a studiare dai suoi genitori, nel 1960 si era laureato in ingegneria civile al Politecnico federale di Losanna (Epfl). Parallelamente ai suoi studi aveva lavorato come giornalista. Alla fine degli anni 50 era stato assunto dalla Televisione svizzera romanda (Tsr diventata poi Rts) ed era divenuto il primo corrispondente dal Vallese. Nel 2020, la stampa svizzera aveva salutato il suo impegno di allora facendo di lui membro d'onore dell'Associazione della stampa vallesana e di Impressum. Nel 1976, nell'intento di costruire un edificio locativo su un terreno di sua proprietà, vi aveva scoperto le vestigia di un tempio gallo-romano. È a quel tempo che il fratello Pierre, 38 anni, perde la vita in seguito a un incidente aereo in Italia. Da qui la decisione di creare una Fondazione che portasse il nome del fratello e di costruirla al posto dell'edificio inizialmente progettato: la Fondazione Pierre Gianadda viene inaugurata il 19 luglio 1978, giorno in cui Pierre avrebbe compiuto 40 anni. Da allora il museo accoglie centinaia di migliaia di visitatori all'anno.

Il lavoro di Gianadda è stato ricompensato a varie riprese. In particolare è stato insignito dei titoli di Chevalier de l'Ordre national du Mérite de la République française, di Chevalier de la Légion d'honneur, di Officier des arts et des lettres e di officier de la Légion d'honneur. Nel 1996 ha ottenuto il Premio del Canton Vallese e nel 2019 il Premio Europa Nostra. Nel 2001 è diventato membro dell'Accademia di belle arti. Padre di due figli, era anche membro, fra gli altri, del Consiglio di amministrazione del Musée Rodin e del primo Consiglio di orientamento della Fondazione Henri Cartier-Bresson di Parigi.

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