Arte

L’Arco di Trionfo come immaginato da Christo e Jeanne-Claude

Iniziati i lavori di impacchettamento secondo le indicazioni lasciate dalla coppia di artisti. L’opera sarà visibile dal 18 settembre al 3 ottobre

Come lo aveva pensato Christo
30 luglio 2021
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È la realizzazione di un sogno nato sessant'anni fa. Sono cominciati a Parigi i lavori di 'impacchettamento' dell'Arco di Trionfo, seguendo i dettami lasciati da Christo e Jeanne-Claude, la coppia di artisti recentemente scomparsi che ha segnato la storia dell'arte contemporanea in Europa e nel mondo. 'L'Arc de Triomphe empaquete' (Projet pour Paris, Place de l'Étoile-Charles de Gaulle) - questo il titolo originale del progetto - sarà visibile tra una cinquantina di giorni, dal 18 settembre al 3 ottobre. Uno straordinario segno di rinascita per la capitale di Francia che ha sempre fatto dell'arte e della cultura la chiave del suo successo e che forse più di altre ha scontato il tempo della pandemia legata al coronavirus. L'Arco napoleonico ispirato a quelli dell'Antica Roma verrà ricoperto da 25.000 metri quadrati di tessuto riciclabile in polipropilene azzurro argentato e 3.000 metri di corde riciclabili rosse. Come per ogni progetto di Christo e Jeanne-Claude, niente finanziamenti pubblici o privati. L'opera verrà interamente finanziata dall'Estate Christo V. Javacheff, anche grazie alla vendita di suoi lavori originali. Nel 1961, tre anni dopo il loro incontro a Parigi, i due artisti cominciarono a creare opere temporanee concepite per gli spazi pubblici. Trentasei anni fa, sempre a Parigi, i due meravigliarono il mondo impacchettando il Pont Neuf, il ponte più antico della città. Nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria, Christo Vladimiroff Javacheff, è scomparso il 31 maggio del 2020, all'età di 84 anni, a New York. Jeanne-Claude Denat de Guillebon, nata lo stesso giorno, il 13 giugno 1935 a Casablanca, in Marocco, è invece scomparsa a 74 anni. Tra le realizzazioni più spettacolari, la passerella sul Lago di Iseo (Floating Piers, 2018) che ha avuto uno straordinario successo di pubblico. Nel gennaio 1974, Christo impacchettò per intero anche quattro archi delle mura Aureliane, all'altezza di Porta Pinciana, a Roma, offrendo a cittadini e visitatori della Città Eterna ricordi indelebili tra Villa Borghese e Via Veneto.

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