Nel settore della costruzione i prezzi continuano ad aumentare: il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 116,2 punti in ottobre, con una progressione dello 0,3% rispetto a sei mesi prima (aprile) e un incremento dello 0,9% su base annua.
La crescita interessa sia l'edilizia (rispettivamente +0,4% e +0,9%) che il genio civile (+0,3% e +1,0%), emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall'UST. Nel primo caso a costare di più (in rapporto a un semestre prima) sono stati soprattutto costruzioni metalliche, pavimenti e cucine. Nel genio civile sono invece diventati più cari i movimenti di terra e le opere di soprastruttura, che contribuiscono fortemente all'aumento dell'indice, come pure gli onorari.
La spesa a carico dei committenti non sta però salendo dappertutto allo stesso modo nella Confederazione: vi sono differenze regionali. Gli scarti nel confronto con ottobre 2024 vanno dal +1,5% della Svizzera orientale (che comprende i Grigioni) al +0,2% della Svizzera nordoccidentale. Il Ticino mette a referto un dato quasi perfettamente in linea con la media nazionale, +0,8%.
A titolo di inquadramento delle novità odierne va osservato che l'inflazione - cioè l'indice generale dei prezzi al consumo, nella sua variazione annua - si è attestata allo 0,1% in ottobre in Svizzera. Per l'insieme del 2025 le principali autorità, i maggiori istituti e le più grandi banche elvetiche (Seco, Ocse, Banca nazionale, KOF, Economiesuisse, UBS, ecc.) prevedono valori del rincaro compresi fra lo 0,1% e lo 0,2%, con una forte preponderanza di analisti che scommette sul secondo dei due valori indicati.