L'iniziativa del Canton Ticino chiede parità di protezione con le madri biologiche; il dossier approvato 21-20 passa al Nazionale
Le madri adottive devono essere maggiormente tutelate contro il licenziamento. È quanto chiede un'iniziativa del Canton Ticino, che si propone di equiparare le madri adottive a quelle biologiche, approvata oggi dal Consiglio degli Stati per 21 voti a 20. Il dossier va al Nazionale.
Le madri biologiche sono protette dal licenziamento durante la gravidanza e nelle sedici settimane successive al parto. Quelle adottive non godono invece di tale protezione e rischiano di trovarsi nella spiacevole situazione di vedere minacciato il proprio posto di lavoro, stando al testo dell'iniziativa cantonale. Questa differenza di trattamento va, insomma, corretta.
Tra il 2006 e il 2016, il numero di adozioni in Ticino è diminuito del 70%. Il problema risiede soprattutto nelle difficoltà legate alla procedura. Le conseguenze professionali della decisione di adottare un bambino ne fanno parte.
Gli ostacoli amministrativi nella procedura di adozione incidono molto più sulla decisione di non adottare rispetto alla mancanza di protezione contro il licenziamento, ha sostenuto a nome della commissione Pirmin Schwander (UDC/SZ). Inoltre, la protezione contro il licenziamento riguarda la salute della madre e del bambino durante e dopo la gravidanza. L'adozione è un processo diverso, ha spiegato.
Riflessioni che non hanno convinto la sinistra e alcuni esponenti del Centro. Si tratta di mettere su un piano di parità le madri adottive e le madri biologiche, ha affermato Isabelle Chassot (Centro/FR), aggiungendo che l'arrivo di un bambino, sia esso biologico o adottato, rappresenta un cambiamento radicale.