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Prospettive di assunzione in miglioramento in Ticino

Le aziende svizzere sono piuttosto ottimiste per i prossimi tre mesi e prevedono un contesto favorevole alle assunzioni. I datori di lavoro stanno tuttavia adottando un approccio cauto e misurato, viste le continue incertezze economiche globali.

Le intenzioni di assunzione si attestano al 26% per il prossimo trimestre, con un calo di 1 punto percentuale rispetto al trimestre precedente e di 3 punti percentuali su base annua, secondo il rapporto trimestrale di Manpower. Si tratta comunque di un dato nettamente superiore a quello dei Paesi vicini, dove le prospettive occupazionali nette sono del 22% in Germania, del 20% in Francia, del 18% in Italia e del 12% in Austria. “Le aziende si stanno concentrando su assunzioni mirate in risposta agli sforzi di trasformazione, tenendo d’occhio gli indicatori economici che potrebbero influenzare le decisioni future”, osserva Eric Jeannerod, che dirige la filiale svizzera dell’agenzia americana specializzata nel collocamento di personale.

Per il secondo trimestre, il 38% delle aziende prevede un aumento della forza lavoro, mentre il 12% prevede una diminuzione, il 46% non prevede cambiamenti e il 4% rimane incerto. La percentuale di aziende che prevedono stabilità o esprimono incertezza è aumentata, riflettendo un approccio cauto di fronte alle incertezze economiche globali, osserva l’indagine.

Le intenzioni di assunzione rimangono positive in tutte le regioni della Svizzera, ma sono diminuite in quasi tutte. Solo in Ticino le prospettive migliorano di 52 punti percentuali rispetto al trimestre e all’anno precedente, raggiungendo il 38%, mentre le preoccupazioni per l’accordo sulla doppia imposizione con l’Italia sembrano stabilizzarsi.

Per quanto riguarda i settori di attività, tutti sono ottimisti. Il settore dell’energia e dei servizi pubblici ha le previsioni migliori, con il 59%, in aumento di 85 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 32 punti percentuali su base annua. Al contrario, le aziende del settore dei beni e servizi di consumo riportano le prospettive occupazionali nette più deboli, pari al 2%, con un calo di 27 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 39 punti percentuali su base annua. ATS