laR+ Ticino

Il Tram mantiene la facoltà di annullare le nomine, ma...

Assunzioni nella pubblica amministrazione, dal parlamento sì al compromesso proposto della maggioranza commissionale. Ricorsi senza effetto sospensivo

Limitati e codificati i motivi per cui si potrà impugnare una decisione di assunzione
(Ti-Press)
24 febbraio 2025
|

Il Tram, il Tribunale cantonale amministrativo, mantiene la possibilità, in caso di ricorso, di annullare un’assunzione o una nomina nell’amministrazione pubblica che considera illegittima: a differenza di oggi, però, si potrà ricorrere solo per determinati (e codificati) motivi e il ricorso non avrà effetto sospensivo. Così ha stabilito il Gran Consiglio, optando – con 47 voti favorevoli (29 quelli contrari, cinque le astensioni) – per il “compromesso” proposto dalla maggioranza della commissione ‘Giustizia e diritti’ attraverso il rapporto redatto dal deputato liberale radicale Matteo Quadranti. Niente da fare per la minoranza della commissione parlamentare, il cui rapporto allestito dalla centrista Sara Demir e Roberta Soldati dell’Udc invitava il plenum sì a bocciare la modifica normativa prospettata dal Consiglio di Stato, ma confermando integralmente, senza quindi precisazioni/limitazioni di sorta, l’articolo 89 della Legge sulla procedura amministrativa – entrato in vigore a inizio 2021 (dopo il via libera a un’iniziativa parlamentare dell’allora granconsigliere del Ps Raoul Ghisletta) – riguardante le contestazioni in materia di assunzioni e nomine nell’ambito del pubblico impiego.

Articolo secondo cui se il tribunale “giudica l’assunzione o la nomina di un dipendente illegittima, esso lo accerta nella propria sentenza; di conseguenza l’assunzione o la nomina vengono annullate e gli atti sono rinviati all’autorità di nomina per una nuova decisione”; il Tram “non può obbligare l’autorità competente ad assumere o nominare un candidato escluso”. Il Consiglio di Stato chiedeva invece di riattivare la disposizione preesistente. Ovvero: “Se il Tribunale cantonale amministrativo giudica l’assunzione o la nomina di un dipendente illegittima, esso lo accerta nella propria sentenza”. E basta. Insomma, un ridimensionamento della competenza del Tram. Uno scenario respinto in ‘Giustizia e diritti’ sia dalla minoranza che dalla maggioranza. In aula è tuttavia passata la soluzione di compromesso che a detta di Quadranti tiene conto anche delle esigenze del governo.

All’attuale articolo 89 sono stati così aggiunti due capoversi: “Il ricorso contro una decisione di assunzione o di nomina non ha effetto sospensivo” e “I motivi di ricorso sono, a titolo esaustivo, i seguenti: manifesto mancato rispetto delle condizioni formali e sostanziali del bando di concorso o estromissione del ricorrente per motivi discriminatori legati segnatamente al sesso, allo stato civile o alla sua origine”.

Respinti gli emendamenti proposti da Gianluca Padlina alla norma messa a punto dalla maggioranza. Il parlamentare del Centro suggeriva da un lato di non limitare i motivi per cui poter impugnare davanti al Tribunale amministrativo una decisione di nomina e dall’altro di non privare automaticamente il ricorso dell’effetto sospensivo («Già oggi peraltro il Consiglio di Stato può revocarlo se vi sono valide ragioni», ha ricordato).