Berna raccomanda il ‘no’ alla mozione di Quadri per arginare i costi delle casse malati. In Ticino avanti con l’iniziativa. Piccaluga: ‘Per il ceto medio’
«Per i ticinesi il tema dei costi della salute è di gran lunga più sentito rispetto al resto della Svizzera. Noi andiamo avanti dritti per la nostra strada, proprio perché siamo convinti che per i ticinesi sia importante che qualcosa cambi». Non si scompone il coordinatore della Lega Daniele Piccaluga nel commentare la raccomandazione del Consiglio federale di sbarrare la strada alla mozione del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri. Mozione che chiede di rendere integralmente deducibili dall’imposta federale diretta almeno i costi dell’assicurazione malattia obbligatoria, ovvero i premi e le partecipazioni. Per Berna dedurre integralmente i premi e le partecipazioni dell’assicurazione malattia di base dalle imposte andrebbe infatti soprattutto a vantaggio delle persone con reddito elevato e non affronterebbe alla radice il problema dell’aumento dei costi sanitari. Da qui la raccomandazione di bocciare – come già fatto in passato per altri atti parlamentari simili – la mozione di Quadri che, secondo il Consiglio federale, avrebbe anche ripercussioni negative sulle finanze federali.
Il contenuto dell’atto parlamentare di Quadri è molto simile all’iniziativa popolare lanciata dalla Lega attualmente pendente in Gran Consiglio. Iniziativa che chiede la deducibilità integrale, a livello cantonale, dei premi di cassa malati. Non c’è quindi il timore che la presa di posizione di Berna porti acqua al mulino dei contrari? In risposta Piccaluga si erge a difensore del ceto medio e afferma: «Siamo consapevoli che si tratti di un’iniziativa non legata alla cassa malati, ma alla fiscalità, che tocca tutti coloro che pagano le imposte. Ma la nostra iniziativa è stata lanciata soprattutto a beneficio delle persone che fanno parte del ceto medio». Dritti per la propria strada dunque. E senza guardare indietro. «La nostra iniziativa per la deduzione integrale dei premi – rimarca il coordinatore della Lega – ha un chiaro obiettivo: aiutare chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese andando a risparmiare a fine anno sulle imposte. È da questo concetto che è nata l’iniziativa».
Tornando alla mozione di Quadri, il leghista motiva la sua proposta di deduzione totale dei costi sanitari con il costante aumento dei premi malattia. Un’evoluzione che colpisce in particolare i cittadini di alcuni cantoni, in primis i ticinesi. “I premi di cassa malati – scrive in tal senso Quadri – continuano ad aumentare in maniera insostenibile. Negli ultimi anni questo pernicioso trend, in essere dall’introduzione della LAMal, ha conosciuto un’ulteriore impennata. I cittadini di alcuni cantoni, a partire dai ticinesi, sono particolarmente colpiti, poiché gli aumenti record si sommano a stipendi in media più bassi del 20% rispetto al resto della Svizzera”. Non solo. “I sussidi per la riduzione del premio di cassa malati in Ticino – prosegue Quadri nella sua mozione – hanno ormai superato i 420 milioni di franchi annui, vale a dire il 10% della spesa pubblica; a dimostrazione dell’insostenibilità della situazione attuale”. Sull’iniziativa pendente in Ticino, rileva il consigliere nazionale, “con questa modalità è possibile fornire un sostegno al ceto medio”.
Nulla da fare però. Il Consiglio federale, pur ammettendo che le elevate spese sanitarie e i consistenti premi delle assicurazioni malattie che ne derivano rappresentino un ingente onere per i cittadini, pensa che la proposta Quadri non sia adeguata. I motivi? Non contribuisce ad arginare il problema dei costi, gioverebbe solo alle persone abbienti e comporterebbe minori entrate per il fisco stimate in 400 milioni di franchi (stando ai dati del 2022). Nella sua risposta, il governo svizzero rammenta poi che sono in corso due progetti per alleviare gli assicurati. Il primo riguarda il controprogetto indiretto all’iniziativa del Partito socialista ‘Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati’, con cui si intende obbligare i Cantoni a impiegare più fondi per la riduzione dei premi al fine di sgravare le famiglie a basso reddito. L’Esecutivo prevede di introdurre le modifiche di legge e le relative ordinanze nel 2026. La seconda concerne la modifica della LAMal inerente al secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi, attualmente dibattuto in Parlamento, e le misure volte a migliorare l’approvvigionamento medico e contenere la crescita dei costi nel settore sanitario.