Sono oltre 9mila le firme raccolte finora dal comitato ‘Stop ai tagli’. Sirica (Ps): ‘Orgogliosi, è una reazione popolare e non solo partitica’
«Siamo a oltre 9mila firme in un mese e mezzo. Considerando che le raccogliamo solo con militanti e volontari, non pagando persone come fa la destra, e che quindi per due settimane abbiamo sospeso i banchetti, lo considero davvero un successo». Insomma, il referendum lanciato dal comitato ‘Stop ai tagli’ contro la sforbiciata di una decina di milioni di franchi ai sussidi di cassa malati deciso dal Gran Consiglio nell'ambito del Preventivo 2025, sta andando benone. E il copresidente del Partito socialista Fabrizio Sirica ne è orgoglioso: «Dopo un mese eravamo già a 7mila firme, e la raccolta è solo migliorata». Fin da subito, racconta. Fin dal giorno in cui, era il 16 dicembre, in conferenza stampa il comitato ha lanciato il referendum: «Quel pomeriggio sono andato al bar dove vado sempre, ne parlavo con la barista che lavora lì ed è stata una delle poche volte che mi hanno detto di lasciare il foglio per le firme. Il giorno dopo me l'hanno ridato pieno chiedendone altri». Questo aneddoto, per Sirica, «testimonia quanto il tema sia sentito, una barista con il suo salario non riesce a pagare i premi di cassa malati che sono una delle priorità nelle preoccupazioni delle persone. E questo taglio deciso dalla maggioranza di destra sta suscitando una reazione non solo partitica, ma anche popolare».
Il copresidente del Ps ribadisce che «siamo molto fiduciosi, anche all'interno del nostro comitato abbiamo tutti la stessa sensazione. Ogni partito o sindacato ha raggiunto la quota di firme prefissata, a dimostrazione che siamo davvero un ampio fronte popolare».
A questo punto, con i soldi della Banca nazionale svizzera in arrivo – saranno circa 80 milioni frutto dei dividendi della Bns che tornano a essere distribuiti a Confederazione e Cantoni – «la maggioranza dovrebbe a mio avviso tornare in parlamento e rettificare la sua decisione sui sussidi: il deficit finanziario era l’unico argomento paventato, oggi è caduto. Rivedano la propria scelta oppure i partiti sostengano il referendum», chiosa Sirica.