Ticino

Polizia, Cocchi: ‘Rispondere con empatia ai bisogni della gente’

Alla cerimonia della PolCantonale il comandante traccia il bilancio di quanto fatto nel 2024; dal maltempo in Vallemaggia al processo di digitalizzazione

Il comandante Cocchi saluta i neoassunti e stila un bilancio del 2024
(Polizia Cantonale)
6 dicembre 2024
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Il benvenuto ai nuovi assunti, ma anche un bilancio di quanto fatto nel 2024, anno segnato da varie sfide; dall'alluvione in Vallemaggia al processo di digitalizzazione.
Questi, grosso modo, i contenuti della tradizionale cerimonia annuale della Polizia cantonale svoltasi ieri, giovedì 5 dicembre, presso il Tribunale penale federale di Bellinzona. Numerose figure istituzionali hanno partecipato all'evento, tra cui il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra, il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, il presidente del Tribunale penale federale Alberto Fabbri, il procuratore generale Andrea Pagani e la procuratrice federale capo della divisione ‘Criminalità economica’ Dounia Rezzonico.

Come anticipato, durante la cerimonia sono stati presentati i nuovi impiegati, facenti parti del Corpo di polizia, come pure coloro in seno all'amministrazione. Ampio spazio è stato dato poi ai traguardi raggiunti attraverso specifici percorsi formativi. "Nel 2024 la Polizia cantonale ha affrontato situazioni complesse, che hanno richiesto non solo competenza operativa, ma anche la capacità di rispondere con empatia e rispetto ai bisogni dei cittadini", ha sottolineato il Comandante Matteo Cocchi, riferendosi in particolare alla tragedia che quest'estate ha colpito la Vallemaggia. Per far fronte all'emergenza sono stati chiamati in campo varie squadre del Corpo, dapprima attraverso le misure messe in campo dalla Centrale comune d'allarme, che ha coordinato i primi interventi della Polizia, dei Pompieri nonché della Protezione civile, e successivamente con l'istituzione dello Stato Maggiore Regionale di Condotta, diretto dal capitano Antonio Ciocco e dal sostituto Federico Chiesa, capo ufficio presso la Sezione del militare e della Protezione della popolazione.

Cocchi ha anche parlato della sua recente nomina a presidente della Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere, sottolineando l'importante ruolo che tale ente ha nel promuovere la collaborazione tra i Corpi di polizia della Confederazione. "In quest'ambito lo scorso anno la Polizia cantonale ha rafforzato i controlli sul territorio, intensificato le attività preventive e potenziato la collaborazione con altre forze dell'ordine. Questo lavoro in sinergia è stato essenziale per rispondere ai nuovi scenari, dalla sicurezza stradale alla lotta contro la criminalità, fino al contrasto delle nuove forme di reato informatico che minacciano i cittadini, le imprese e la nostra comunità. In questo modo sono stati raggiunti risultati importanti con impegno, sacrificio e dedizione. Tuttavia – ha concluso il comandante – ogni traguardo è anche un punto di partenza. Le sfide future richiederanno infatti ancora più impegno, formazione e coordinamento".

A fare eco al comandante, si legge nel comunicato stampa, anche il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi: "Nel 2024 sono poi stati raggiunti importanti obiettivi anche nel campo della digitalizzazione con i nuovi processi di lavoro ‘assistiti’ da supporti digitali che rendono più efficace e più efficiente l'azione della Polizia cantonale"

Gobbi ha inoltre ribadito l'importanza della sicurezza per un cantone di frontiera come il Ticino, quale fattore di competitività nella costruzione del benessere a favore della collettività. Sottolineando ancora una volta il buon lavoro svolto dalle agenti e dagli agenti in ogni settore di attività, ha infine voluto augurare al personale "delle buone festività natalizie e un 2025 ricco di soddisfazioni".