Ticino

La campagna non s'infiamma e la partecipazione è in calo

Elezioni comunali, in tre dei cinque centri la percentuale di chi ha già votato è scesa rispetto a tre anni fa. ‘Stabili’ solo Locarno e Lugano

Ancora pochi giorni per decidere
(Ti-Press)
10 aprile 2024
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A quattro giorni dalle elezioni comunali, per ora, nelle urne c'è solo tanta calma. A dirlo sono le cifre fornite dalle cancellerie dei principali Comuni ticinesi – Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio e Chiasso – che mostrano come la ‘corsa al voto’ finora non c’è stata. Anzi, in tre dei cinque principali centri la percentuale di schede già rientrate, ovvero il numero di cittadini che ha votato per corrispondenza e ha già depositato il materiale, è in calo rispetto a tre anni fa. A guidare la mini classifica del comune al momento più ‘partecipativo’ è Locarno, dove il 32% degli aventi diritto di voto ha già depositato la propria scelta. Ultimo tra i comuni più popolosi – secondo i dati forniti dalle Cancellerie nel primo pomeriggio di oggi – troviamo Bellinzona, fermo al 23 per cento.

Risultato di una campagna incapace di suscitare gli interessi della popolazione? È una possibilità. Potrebbe infatti non essere un caso che gli unici due grandi comuni ad avere una percentuale di partecipazione, a quattro giorni dalla chiusura delle urne, con numeri “in linea con quelli di tre anni fa” siano quelli dove c’è aria di novità per la poltrona di sindaco: Locarno, dove dopo l’uscita di scena di Alain Scherrer ci sarà una nuovo volto, e Lugano, dove la candidatura del senatore Udc Marco Chiesa potrebbe rendere incerta la corsa per la poltrona ora occupata da Michele Foletti. A Lugano, secondo gli ultimi dati, sono circa 9’800 le buste già depositate a fronte di 34’352 aventi diritto di voto iscritti a catalogo. Un’accelerata, ci spiegano dalla cancelleria del Comune sulle rive del Ceresio, è avvenuta negli ultimi giorni con la consegna da lunedì a oggi di 2’900 buste.

Al ribasso, come detto, le percentuali dei due principali comuni del Mendrisiotto e della capitale. Tre poli dove la corsa per la poltrona più ambita sembra blindata per gli uscenti che si ripresentano e chiedono un nuovo mandato: Bruno Arrigoni (Plr) a Chiasso, Samuele Cavadini (Plr) a Mendrisio e Mario Branda (Ps) a Bellinzona.

Il calo percentuale più importante si registra a Chiasso, dove si è passati dal 36 al 30,2%. Gli iscritti a catalogo sono 4'108. Di questi, 1’241 hanno già consegnato il materiale di voto.

Le cifre di Mendrisio mostrano come la percentuale di partecipazione a ridosso della domenica elettorale sia scesa dal 30 al 26 per cento. Oggi pomeriggio erano 2'700 le buste già depositate a fronte di 10’386 iscritti a catalogo. Un numero inferiore di 500 unità rispetto ai circa 3'200 di tre anni fa, quando però gli aventi diritto di voto erano leggermente superiori (10’687).

E Bellinzona? Nella capitale, dove gli aventi diritto di voto sono circa 27mila, la flessione è più leggera: dal circa 26 per cento della scorsa tornata elettorale si è scesi al 23. A Biasca, invece, ha già detto la sua il 29,7% dei 3'314 iscritti a catalogo.


I dati

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