Ticino

Incidente di Gobbi, ‘rapporto di polizia impreciso e incompleto’

Lo riporta ‘La domenica’ nella sua edizione di oggi. Nel documento indicato il veicolo che ha invaso la corsia, ma non quello del consigliere di Stato

Le tempistiche dei test restano un aspetto piuttosto importante da chiarire
(Ti-Press)
17 marzo 2024
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Una compilazione imprecisa, o per lo meno incompleta, del rapporto di polizia. È quanto riporta nella sua edizione odierna ‘La domenica’ riguardo all’incidente stradale che ha coinvolto il consigliere di Stato e coordinatore della Lega Norman Gobbi. Sinistro che sta facendo discutere da giorni, in particolare per il tempo trascorso tra il test precursore e quello probatorio del tasso alcolemico del direttore del Dipartimento istituzioni. Dopo un primo controllo “lievemente superiore al limite”, dal secondo – aveva assicurato Gobbi alla ‘Regione’ negli scorsi giorni – “è risultato che ero nella norma”.

Dimenticanza, leggerezza o timore?

Sul rapporto della polizia, scrive il domenicale, sarebbe stato indicato il coinvolgimento di una sola vettura. Non quella di Gobbi, ma l’auto – una Volkswagen Golf di un cittadino tedesco di origini tunisine, residente a Lipsia – che, spostandosi dalla corsia d’emergenza a quella di marcia, avrebbe causato l’incidente. Avendo il cittadino tedesco riconosciuto le proprie responsabilità, specifica ‘La domenica’, non è stato redatto un verbale. Gli interrogativi restano cionondimeno molti. Come mai, nonostante anche il consigliere di Stato abbia confermato l’incidente, nel documento non è stato menzionato il suo veicolo? Dimenticanza, leggerezza o timore? Le domande del domenicale vanno ad aggiungersi a quelle formulate negli scorsi giorni nell’interpellanza del deputato e presidente del Centro Fiorenzo Dadò e in quella dei granconsiglieri dell’Mps Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini, alle quali il governo dovrebbe rispondere in parlamento tra un mese. Ancora da definire inoltre come verrà regolato il tutto dal punto di vista assicurativo.

‘Più il tempo passa, più il tasso scende’

Come detto, le tempistiche dei test restano un aspetto piuttosto importante da chiarire. Secondo nostre informazioni, tra il primo e il secondo sarebbero trascorse circa due ore. Per Rossano Guggiari, esperto di diritto della circolazione intervistato ieri dal ‘Corriere del Ticino’, “il controllo etilometrico probatorio dovrebbe avvenire in tempi tecnici normali. Cioè il tempo necessario per trasferirsi alla stazione di polizia più vicina e attrezzata (di norma, l’apparecchio per il test probatorio non si trova nelle vetture della polizia, ma in centrale, ndr). Se il secondo test avviene due ore dopo, o cinque ore dopo, il tasso scende di parecchio. Siccome per il test viene rilasciato uno scontrino con l’orario, il laboratorio potrebbe poi risalire al ‘vero’ valore al momento dell’incidente”.

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