Ticino

Sirica (Ps): ‘Dobbiamo continuare a correre, ma senza paraocchi’

Davanti al comitato cantonale socialista autocritica e sguardo rivolto al futuro: ‘Mettiamo in campo energie e intelligenze per un riscatto immediato’

In sintesi:
  • In vista delle elezioni federali ‘allargare l'area rossoverde’
  • Ci sono però ‘questioni profonde e strutturali da risolvere’
Si guarda avanti
(Ti-Press)
19 aprile 2023
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«Non è il momento di fermarsi. Dobbiamo continuare a correre, perché le votazioni di giugno e le elezioni federali sono dietro l’angolo. Ma dobbiamo correre senza indossare alcun paraocchi». A due settimane dal tonfo delle Cantonali che ha sancito un arretramento dell’area rossoverde, il copresidente del Ps Fabrizio Sirica davanti al ‘parlamentino’ socialista riunito stasera a Bellinzona prova a guardare al futuro. Un futuro che vedrà il Ps impegnato su più fronti, anche se l’abbrivio è quel che è.

‘L'analisi continua e continuerà’

Con ordine. «Durante l’ultimo comitato (il 5 aprile, ndr) abbiamo analizzato a caldo il deludente risultato – ricorda Sirica davanti alla ventina di presenti –, e posso assicurare che l’approfondimento non solo è continuato ma continuerà. Convengo con quanto ha detto quella sera Ilario Lodi: dobbiamo verificare fino in fondo come funziona questo partito, come si confronta con la complessità dei temi, come si organizza e procede».

‘Ci sono questioni profonde e strutturali’

Anche perché «al di là degli elementi specifici che hanno inciso sull’esito del voto, ci sono questioni molto più profonde e strutturali». Che il copresidente riassume «nella distanza che a volte c’è tra il nostro partito e le reali preoccupazioni dei cittadini». Il quesito, va da sé, «è su come riavvicinarsi, e si trasformerà nel recuperare la fiducia nella politica che i cittadini hanno perso, con astensionismo e frammentazione verso partiti monotematici».

Le votazioni cantonali alle porte

Ci sono «votazioni importanti» alle porte, però. Il 18 giugno «si voterà contro la modifica alla Legge sulle aperture dei negozi e contro lo sgravio di 1’200 franchi per i premi di cassa malati di ogni figlio, che aiuterà solo i benestanti». E quindi, riprende Sirica, «dobbiamo analizzare, approfondire, ma senza imbizzarrirci e fermarci, spaventandoci eccessivamente». Pur ricordando che «sarebbe comunque sbagliato andare dritti come se niente fosse successo, con un paraocchi che non ci aiuterebbe».

Di conseguenza, per il copresidente socialista «bisogna mettere in campo energie, intelligenze, soluzioni e una sana autocritica per correggere il tiro».

‘Allargare l'area rossoverde’

Un’attitudine che per Sirica dovrà tradursi, in ottica elezioni federali, «in una squadra il più coerente possibile con le esigenze emerse» e ribadisce che «la coalizione con i Verdi continuerà con la congiunzione, ma dovremo lavorare anche a un nuovo equilibrio post elettorale con la più ampia intesa possibile nell’area rossoverde. Le Federali del 2019 ci hanno indicato inequivocabilmente che uniti si vince, continuiamo senza farci scoraggiare e impegniamoci al massimo per un riscatto immediato».

Tra aperture domenicali e deduzioni fiscali sarà battaglia

Riguardo alle votazioni cantonali di giugno, con la relazione di Igor Cima al Comitato socialista viene servito un antipasto della presentazione vera e propria dei referendisti prevista domattina: «Una domenica in più l’anno, più tempo di lavoro il sabato, raddoppio della superficie minima per tenere aperto nei festivi nelle zone turistiche che non lo sarebbero più, sarebbero tre quarti del cantone... In più ci sarà un aumento di un’ora ulteriore nei giorni festivi non parificati alla domenica, fino alle 19. Una serie di richieste che sono a nostro giudizio assolutamente inaccettabili e devono essere combattute: è una riforma sostanzialmente a beneficio delle grandi catene di distribuzione e grandi superfici di vendita – sottolinea Cima – e non tiene conto del personale. Come sindacati siamo stati coinvolti, abbiamo espresso il nostro punto di vista, ma non siamo stati assolutamente presi in considerazione». In ballo, riprende ancora Sirica, «c’è la liberalizzazione del lavoro domenicale, che non è un progresso. Per noi il progresso è legato ai diritti sociali».

Dal canto suo, il capogruppo in Gran Consiglio Ivo Durisch è andato all’attacco della deduzione da 1’200 franchi per i premi di cassa malati per ogni figlio: «C’è spazio per respingere questa modifica e portare avanti il nostro controprogetto in parlamento che aiuta davvero chi è in difficoltà».

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