Ticino

Reati a tassi pre-Covid. Sfide in vista: ‘Violenza e migrazione’

Presentato il bilancio 2022 della Polizia cantonale. Gli indicatori della criminalità sono cresciuti, tornando a livelli pre-pandemia, e talvolta oltre

In sintesi:
  • Si annuncia una maggior pressione anche per quanto riguarda la porta sud della Svizzera
  • In netto aumento i furti di e-bike. Cresciuti pure gli interventi per incidenti stradali
(Ti-Press)
27 marzo 2023
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«Col ritorno alla normalità, la storia si ripete». Le parole di Matteo Cocchi, comandante della Polizia cantonale, pronunciate durante la conferenza stampa di bilancio tenutasi stamattina alla sede Centrale comune d’allarme (Cecal) di Bellinzona, riassumono la matrice che ha caratterizzato l'attività del Corpo durante il 2022. Gli indicatori della criminalità sono infatti tornati ai livelli pre-pandemia, a volte superandoli – soprattutto per i furti e gli incidenti stradali –, mentre all'orizzonte si profila un significativo aumento dei flussi migratori, forse al pari degli anni record 2015-16. In aggiunta si prefigurano ulteriori sfide legate all’aumento del disagio sociale – e della violenza domestica – nonché alle nuove forme di criminalità informatica.

Nuova legge: ‘Accento sul contrasto alla violenza domestica’

Sfide per cui ci si sta preparando, ha assicurato Cocchi, riferendosi alla nuova Legge di polizia presentata nel 2022 e attualmente in consultazione, che sostituirà quella attuale vecchia di 30 anni: «La nuova legge disciplinerà il lavoro futuro degli agenti con novità anche e soprattutto nel contrasto alla violenza. In particolare per allontanare più a lungo dal domicilio chi minaccia o colpisce i familiari: vittime principalmente le donne». Il disagio che può trasformarsi in violenza, ha aggiunto il direttore del Dipartimento istituzioni (Di) Norman Gobbi, ha portato alla creazione del Centro di competenza ‘violenza’ all’interno della Polizia cantonale «per meglio coordinare le attività che vanno dalla prevenzione alla repressione. È stata una decisione molto importante per dare un punto di riferimento e per garantire la formazione continua necessaria». Le cifre mostrano che gli interventi per violenza domestica nel 2022 sono rimasti stabili in rapporto agli ultimi anni: i 983 episodi (953 nel 2021) hanno richiesto, a protezione delle vittime, l’allontanamento di 79 persone dal proprio nucleo familiare. Gobbi ha ricordato che nel 2022, a seguito di una decisione del Tribunale federale, è venuta meno la base legale che permetteva agli specialisti in ambito sanitario – Pronto soccorso e medici di famiglia – di segnalare le violenze alla polizia. «Per questo restano inoltre fondamentali i numerosi momenti di sensibilizzazione offerti alla popolazione».

‘La pressione migratori potrebbe arrivare ai record del 2015-16’

Per quanto riguarda la migrazione, «le statistiche che provengono dall’Italia negli ultimi mesi, ma anche quello che è capitato nell’ultimo weekend con gli sbarchi di migliaia di persone a Lampedusa, annunciano una maggior pressione anche per quanto riguarda la porta sud della Svizzera – ha affermato Cocchi –. Per questo dovrà essere messo l’accento sulla prevenzione e la collaborazione e, speriamo meno, sulla repressione». Gobbi ha dal canto suo rimarcato che «il rischio di avere una situazione paragonabile al 2015-16 diventa sempre più reale. Così ancora di recente abbiamo scritto alla Confederazione per una partecipazione ai costi di gestione per l’accoglienza e la riammissione semplificata dei migranti in Italia, perché il Canton Ticino non può portare da solo le conseguenze finanziarie della situazione». Il direttore del Di ha poi sottolineato in generale l'importanza della collaborazione strategica e operativa con i vari partner all’interno e all’esterno del Paese: «Siamo l’unico cantone a Sud delle Alpi e dobbiamo poter contare sulla cooperazione per gestire eventi maggiori e sviluppare le nostre competenze. Anche perché l'essere sul confine ci vede più esposti su alcuni fronti, soprattutto per quanto riguarda le bande che entrano sul nostro territorio».

In netto aumento i furti di e-bike. Cresciuti pure gli interventi per incidenti stradali

Lo scorso anno a livello di furti si è registrato un leggero aumento di quelli con scasso (+5%) rispetto al 2021. Un incremento maggiore è stato invece censito per i furti senza scasso (+13%), per quelli dai veicoli (+12%) e per i furti di veicoli (+66%), principalmente velocipedi ed e-bike, sempre più attrattivi anche per il loro alto valore sul mercato: l’appello ai cittadini è di tutelarsi. Al capitolo rapine, le infrazioni registrate sono state 39 come nel 2021. In relazione a quelle avvenute sulla pubblica via, la quasi totalità è stata chiarita con l’identificazione e l’arresto degli autori. Quanto agli omicidi, se ne conta uno ad Avegno. Mentre gli interventi relativi a incidenti stradali, in collaborazione con le Polizie comunali, sono stati 3’931 (+7% rispetto al 2021): si tratta di una cifra leggermente superiore al pre-emergenza Covid. È stata invece registrata una diminuzione di quelli mortali, 10 in totale con 10 vittime (12 nel 2021). Il 2022 ha anche registrato in cifre assolute un aumento delle chiamate in entrata giunte alla Cecal: 278'788 (+3,5%). «Un dato positivo – ha rilevato Cocchi – è quello di aver effettuato 1’147 controlli di manodopera estera (aumentati del 31%), ma a differenza delle 86 infrazioni riscontrate nel 2021, lo scorso anno ne abbiamo rilevate solo 63». Nei prossimi giorni saranno pubblicate le “pillole” di approfondimento per i vari settori di polizia.

I progetti conclusi lo scorso anno

Sul fronte successi, il comandante ha annoverato anche quello relativo al dispositivo di sicurezza della Conferenza sull’Ucraina messo in atto nel mese di luglio: «Ha dato ancora una volta un esempio alla Svizzera che anche il Canton Ticino è capace di operare in maniera ottima e collaborativa». Quanto ai progetti conclusi lo scorso anno, ci sono la costituzione del Reparto 4 della Polizia giudiziaria – «grazie a cui abbiamo inglobato i servizi di informazione in un unico reparto», ha detto Cocchi –; l’inaugurazione del Centro di controllo dei veicoli pesanti a Giornico – «che permette di aumentare sensibilmente la sicurezza del traffico» –; l’integrazione gestionale per la registrazione eventi myABI – «un importante progetto informatico che permette agli agenti di elaborare diverse attività direttamente sul terreno e a contatto col cittadino, per maggiore efficacia ed efficienza» –; e l’introduzione di un nuovo funzionario dirigente a capo del servizio progetti e processi, nell’ambito della digitalizzazione informatica. «Viviamo in un cantone sicuro, in una nazione sicura, ma non possiamo dormire sugli allori ed è importante continuare in questa evoluzione», ha commentato Cocchi.

Nell'ambito della formazione, nel 2022 è terminata la prima scuola di polizia basata su un modello di due anni anziché di uno: 48 i neoagenti ad averla conclusa, tutti entrati nei vari Corpi di appartenenza. Mentre 30 sono i nuovi assistenti di sicurezza pubblica formati, confluiti in buona parte presso il Centro di controllo di veicoli pesanti e le Strutture carcerarie.

Canton Grigioni

Nel Canton Grigioni si sono registrati il 23% in più di reati rispetto all’anno precedente. Come reso noto dalla Polizia cantonale grigionese, sono cresciuti in particolare i reati violenti gravi passati da 26 a 45 casi (+73%). Il numero di omicidi compiuti o tentati è salito da uno a cinque. Di questi 45 casi, 27 riguardano lesioni personali gravi e 13 stupri. In relazione alla violenza domestica, nel 2022 sono stati registrati 284 reati penali, per un aumento del 31%. Sono anche incrementate le infrazioni contro il patrimonio (+29%).

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