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Cantonali ’23, nel Centro/Ppd dieci nomi per cinque posti

Giochi fatti per Lega e Plr, l’Udc deciderà stasera, il Ps andrà a Congresso domenica. E cominciano a diradarsi le nebbie su chi sarà in lista con De Rosa

Dadò il 25 giugno, quando archiviando il Ppd è nato Il Centro
(Ti-Press)
10 novembre 2022
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Le liste dei partiti in vista delle elezioni del 2 aprile 2023 per il rinnovo di Consiglio di Stato e Gran Consiglio stanno prendendo forma. E anche in seno al Centro/Ppd sono questi giorni decisivi per la definizione della compagine che punterà all’Esecutivo.

Fine settimana al cardiopalmo

Andiamo con ordine. Per quel che riguarda le squadre che scenderanno in campo nella corsa al governo, proprio stasera a Bioggio il Comitato cantonale dell’Udc sarà chiamato a ratificare l’alleanza con la Lega e a pronunciarsi sulla seconda candidatura a sua disposizione, oltre a quella, sicura, di Piero Marchesi: con il presidente dei democentristi ticinesi e deputato al Nazionale correrà Paolo Pamini, oggi granconsigliere, o Tiziano Galeazzi, municipale di Lugano e pure lui parlamentare cantonale?

Nel frattempo il movimento di via Monte Boglia ha già ufficializzato, cosa che ha fatto in occasione dell’assemblea a Rivera domenica 23 ottobre, i propri tre nomi nella lista unitaria: i consiglieri di Stato uscenti Norman Gobbi e Claudio Zali, nonché Boris Bignasca, attualmente capogruppo in Gran Consiglio e figlio del fondatore della Lega Giuliano Bignasca, morto nel marzo 2013.

A sinistra c’è grande attesa per l’esito del Congresso socialista in programma per questa domenica a Bellinzona, dove i giochi sembrano un po’ meno fatti di quanto lo sembrassero sino a qualche mese fa: scontato l’ok alla candidatura di Marina Carobbio, ora consigliera agli Stati, il dibattito si accenderà (verosimilmente) sulla seconda spettante al Ps nella lista con i Verdi. I vertici del partito propongono Yannick Demaria, della Gioventù socialista. Ma i sostenitori di Amalia Mirante, e lei stessa, si sono dati da fare in queste settimane, fra prospettati emendamenti, lettere agli iscritti e interviste, per attribuire alla 44enne economista il secondo posto nella compagine rossoverde e ribaltare così parzialmente le decisioni della commissione Cerca, della Direzione e della Conferenza cantonale. Il Congresso del Partito socialista si preannuncia insomma rovente. Per gli alleati ecologisti l’appuntamento è fissato a domenica 27. L’assemblea dei Verdi si determinerà sull’alleanza con il Ps e sulle sue due candidature nella lista unitaria: il Comitato propone Samantha Bourgoin, co-coordinatrice degli ecologisti e deputata al Gran Consiglio, e Nara Valsangiacomo, dei Giovani Verdi. Tra il Congresso socialista e l’assemblea dei Verdi a Riva San Vitale si conoscerà l’identità del quinto candidato di area, espressione della società civile: il nome che continua a circolare è quello dell’ex rettore dell’Usi Boas Erez.

Se ci limitiamo ancora ai partiti di governo e/o ai loro alleati, il Comitato cantonale del Plr si riunirà dopodomani, sabato 12, al Cinema Lux di Massagno per approvare le liste, fra cui quella per il Consiglio di Stato: oltre al ministro uscente Christian Vitta, nella squadra figurano Alessandra Gianella, Luca Renzetti, Jean-Jacques Aeschlimann e Andrea Rigamonti. Si diceva del Centro/Ppd...

Col direttore del Dss? Ecco i papabili

Nel Centro/Ppd stanno cominciando infatti a diradarsi le nebbie. In attesa dell’ufficialità che sarà sancita dal Comitato cantonale convocato per giovedì 17 novembre a Sant’Antonino, stando a quanto appreso da ‘laRegione’, sono dieci i nomi dai quali usciranno i cinque che saranno nella lista per il Consiglio di Stato. A partire dall’unico intoccabile, l’uscente direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa. A ruota, vanno verso il rush finale il capogruppo in Gran Consiglio Maurizio Agustoni (che metterebbe in campo un bel ‘duello’ con la capogruppo liberale radicale Alessandra Gianella, lei di sicuro nella lista Plr), il presidente cantonale Fiorenzo Dadò (già in corsa nel 2015), la sindaca di Castel San Pietro Alessia Ponti e il coordinatore della commissione cerca Marco Passalia (fresco di vittoria alle urne con l’iniziativa per le nuove imposte di circolazione di cui era primo firmatario, e candidatosi per il governo già nel 2011 in quota ‘Generazione giovani’).

Ma non solo. All’attenzione della dirigenza del Centro ci sono pure i nomi del deputato Paolo Caroni (già municipale di Locarno e molto attivo nel difendere in votazione popolare il ‘Decreto Morisoli’), Simonetta Biaggio-Simona (per anni capoufficio dei Beni culturali), Laura Tarchini (già nel legislativo di Lugano e candidata al municipio alle scorse comunali) e Martina Giacometti (consigliera comunale a Locarno).

Siamo a nove. Il decimo nome in ballo è quello del deputato e sindacalista Ocst Giorgio Fonio, che dopo il 2015 potrebbe entrare ancora nella lista per il governo. Un nome e un’ala del partito, quella sociale, che strategicamente potrebbero essere molto importanti a seconda di come si esprimerà il congresso del Partito socialista convocato domenica a Bellinzona. Già, perché se il ticket proposto dalla direzione – Marina Carobbio e Yannick Demaria – dovesse uscire non così blindato – o peggio, respinto – dalla base del Ps, per un sindacalista apprezzato potrebbero arrivare non pochi voti di panachage da sinistra.

Sulla lista del Centro/Ppd per il Consiglio di Stato se ne saprà di più dopo la seduta dell’Ufficio presidenziale prevista nei prossimi giorni.

Intanto ieri sera il Distretto di Mendrisio ha dato via libera ai propri nomi per il Gran Consiglio, tra i quali non figurerà quello del sindaco di Balerna Luca Pagani che, dopo quattro legislature durante le quali è stato presidente del Legislativo cantonale e coordinatore della commissione ‘Giustizia e diritti’ in occasione del tribolato rinnovo delle cariche al Ministero pubblico, non solleciterà un ulteriore mandato.

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