Ticino

Titoli universitari protetti dal 2023

Il Consiglio di Stato vara il messaggio per le relative modifiche di legge

Lezioni (Ti-Press)
20 ottobre 2022
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Dal 2023 i titoli universitari saranno protetti: il Consiglio di Stato ha infatti approvato il messaggio riguardante la modifica della Legge sull’Università della Svizzera italiana, sulla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e sugli istituti di ricerca che ora si chiamerà Legge sulle scuole universitarie. "Il fulcro delle modifiche proposte – indica in una nota il Dipartimento educazione cultura e sport – è l’introduzione della protezione, oltre che delle denominazioni afferenti al mondo universitario, anche dei titoli accademici conferiti dagli istituti cantonali accreditati, a tutela della qualità e della reputazione del sistema universitario svizzero".

In seguito "alle note vicende giudiziarie legate a sedicenti istituti universitari che negli ultimi anni si sono affacciati sul suolo cantonale con l’intento di offrire formazioni e diplomi di livello universitario", è emersa "la necessità di rafforzare uno strumento legislativo per combattere con più efficacia il fenomeno". Il diritto federale prevede dal prossimo 1. gennaio la piena entrata in vigore dell’articolo 62 della Legge federale sulla promozione e il coordinamento del settore universitario svizzero (Lpsu), articolo che sancisce che denominazioni afferenti al mondo universitario (per esempio università, scuola universitaria professionale, istituto universitario ecc.) possano essere utilizzate solo da istituzioni che abbiano ottenuto l’accreditamento istituzionale presso l’Agenzia svizzera di accreditamento e di garanzia della qualità (Aaq).

Sanzioni penali per i trasgressori

Il diritto cantonale, ricorda il Decs, già oggi tutela le denominazioni quali università, universitario, scuola universitaria professionale, accademico, facoltà. Tuttavia i titoli conferiti dalle scuole universitarie accreditate non sono protetti dal diritto federale, con qualche eccezione per i titoli che abilitano all’esercizio di una professione protetta in Svizzera, poiché la competenza in questo settore è demandata ai Cantoni. Pertanto, con questa modifica di legge "il Consiglio di Stato propone di integrare nella legislazione cantonale anche la protezione dei titoli di studio di grado terziario universitario (bachelor, master, dottorato, licenza, laurea) conferiti dalle scuole universitarie cantonali accreditate secondo Lpsu. La norma cantonale commina sanzioni penali per i trasgressori.

I nuovi articoli di legge, spiega ancora il Dipartimento, mirano "a preservare il sistema universitario cantonale, limitando ancor più l’operatività di enti sprovvisti del necessario accreditamento istituzionale che propongono percorsi di studio di grado terziario senza possedere la necessaria certificazione di qualità e di conformità con gli standard nazionali e internazionali, a tutela della reputazione dell’offerta formativa accademica svizzera e ticinese nel mondo e degli studenti che possono essere tratti in inganno da informazioni fuorvianti".

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