Ticino

Insegnanti sempre più richiesti, ma non in Ticino

In Svizzera il corpo docenti, a causa dell’aumento demografico, richiederà un aumento del 6%. Nel nostro cantone, invece, si registrerà una contrazione

Italiano ma non solo
(Ti-Press)
14 ottobre 2022
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In un prossimo futuro, a causa dell’aumento demografico, vi sarà un bisogno accresciuto di insegnanti che dovrebbero aumentare del 6%: entro il 2031 bisognerebbe assumere fra 43 e 47mila nuovi docenti per la scuola elementare e tra 26 e 29mila "prof" per la scuola media. Unica eccezione in quest’ultimo settore: il Ticino, dove ci sarà una contrazione del numero di docenti.

Stando all’Ufficio federale di statistica questo incremento sarebbe legato all’aumento degli allievi (rispettivamente dell’8% per il livello primario e del 9% per il secondario I) e dovrebbe riguardare tutte le regioni della Svizzera, eccetto il Ticino, dove ci si attende un calo del 6% del numero di insegnanti per le Medie.

Dal momento che nei prossimi dieci anni l’assunzione annuale di nuovi insegnanti del livello primario dovrebbe rimanere stabile attorno a 4’500 persone all’anno, mentre il numero di titoli di insegnante crescerà del 24%, raggiungendo i 3’800 nel 2031. In merito alla carriera dei docenti, il 90% delle persone che insegnavano nella scuola dell’obbligo nel 2015, e che all’epoca avevano meno di 55 anni, cinque anni dopo era ancora impiegato in una scuola.

Gli insegnanti di meno di 35 anni hanno mantenuto l’impiego in una scuola in misura leggermente minore (87%), rispetto agli altri, come pure quelli con un numero limitato di ore settimanali di lezione (85% di quelli con meno di 10 ore di lezione settimanali). Mentre uomini e donne erano in numero simile a continuare a insegnare (88%), i primi sono passati più spesso a funzioni di direzione nella scuola rispetto alle seconde (il 2,2% contro lo 0,9%).

Gli insegnanti che interrompono temporaneamente il proprio impiego spesso tornano a lavorare in una scuola (il 61% nei quattro anni successivi da quando si sono assentati). La percentuale di ritorno è particolarmente alta per le donne che hanno lasciato l’impiego a causa di una maternità (il 70% nei quattro anni successivi). Vi sono differenze notevoli tra una regione e l’altra (con valori che spaziano dal 58% della Svizzera orientale all’86% della Svizzera francese).

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