Ticino

No violenza domestica, Myriam Proce coordinatrice del dossier

Oggi attiva all’Ufficio aiuto e protezione (Dss), assumerà la nuova funzione a inizio settembre alla Divisione giustizia (Di). Subentra a Orelli Vassere

La manifestazione a Lugano del 25 novembre 2019 (Ti-Press)
2 agosto 2022
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Il Cantone ha un nuovo Coordinatore, anzi una nuova Coordinatrice istituzionale del dossier violenza domestica. È Myriam Proce, oggi professionalmente attiva al Dipartimento sanità e socialità, per la precisione all’Ufficio dell’aiuto e della protezione. È stata nominata nelle scorse settimane dal Consiglio di Stato, ma solo ora se ne ha notizia. Subentra a Chiara Orelli Vassere, la prima Coordinatrice sul tema della violenza tra le mura di casa in Ticino, designata in marzo dal governo direttrice dell’Its, l’Istituto della transizione e del sostegno. Come Orelli Vassere, anche Proce opererà in seno alla Divisione giustizia del Dipartimento istituzioni. E questo dal prossimo mese.

Andreotti: figura ideale per ricoprire questo ruolo

A informare della nomina è il secondo numero della Newsletter sulla violenza domestica curata e pubblicata di recente dalla Divisione giustizia. In Myriam Proce, scrive la responsabile della Divisione Frida Andreotti, il Consiglio di Stato ha identificato "la figura ideale per ricoprire il ruolo". Terminati gli studi in Lavoro sociale e Politiche sociali all’Università di Friburgo e dopo aver operato per alcuni anni al Servizio sociale della città, annota Andreotti nella Newsletter, Proce "è attualmente impiegata presso l’Ufficio dell’aiuto e della protezione nel settore ‘Famiglie e minori’ e, dal 2019, anche nel settore ‘Aiuto alle vittime’. Accanto a ciò, lo scorso anno, ha frequentato il Cas ‘Aide et conseils aux victimes d’infractions (selon la Lavi)’, proposto dalla Haute école spécialisée de Suisse occidentale a Losanna". Sottolinea la direttrice della Divisione: "Potendo contare sull’esperienza acquisita nel lavoro a stretto contatto con le vittime adulte e minori, grazie anche al lavoro in rete con i vari enti coinvolti (autorità giudiziarie, polizia, personale medico, terapeuti, scuole ecc.), la signora Proce saprà affrontare con competenza, spirito d’iniziativa e profondo interesse la complessa tematica della violenza domestica e, in particolare, portare avanti, nel segno della continuità le attività, i progetti in corso e le nuove sfide. Oltre a ciò, grazie alle spiccate competenze relazionali, saprà integrarsi proficuamente sia con i partners istituzionali che con quelli della società civile, così come nei vari gremi ai quali sarà chiamata a partecipare".

L’entrata in servizio di Proce quale Coordinatrice istituzionale del dossier violenza domestica «è prevista per inizio settembre e avverrà in maniera graduale per permettere all’Ufficio dell’aiuto e della protezione, dove ora lavora, di pianificare la sua sostituzione», spiega Andreotti, da noi contattata.

‘Le candidature erano una cinquantina’

Una «cinquantina» le candidature: stavolta il Consiglio di Stato ha optato per una persona già alle dipendenze dell’Amministrazione cantonale (Orelli Vassere, nominata Coordinatrice del dossier nel novembre 2019, era direttrice della sezione ticinese del Soccorso operaio svizzero). Proce, fra l’altro, coadiuverà la responsabile della Divisione giustizia «nell’implementazione delle misure» del Piano cantonale contro la violenza domestica varato nel novembre del 2021 dal governo.

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