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Giovani senza posto di tirocinio, l’aiuto del Gruppo operativo

Per i nati tra 2003 e 2006 una possibilità in più messa in campo dal Decs. Gonzalez: ‘Momento informativo e colloqui personali per migliorare il supporto’

Un sostegno in più
(Ti-Press)
18 luglio 2022
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I giovani nati tra il 2003 e il 2006 che sono ancora alla ricerca di un posto di apprendistato potranno avere un sostegno in più, annunciandosi entro il 12 agosto alla Divisione della formazione professionale del Decs compilando un formulario scaricabile dal sito www.ti.ch/goct.

Questa attività di sostegno è svolta dal Gruppo operativo per il collocamento a tirocinio (Goct), e sarà richiesto alle ragazze e ai ragazzi di allegare curriculum vitae, pagelle scolastiche e di segnalare la professione per la quale si cerca un posto di apprendistato, motivando la scelta e dimostrando le ricerche svolte fino a quel momento. L’attività di sostegno si divide in due parti: la prima, consiste in un momento formativo obbligatorio; la seconda, in un colloquio con un ispettore di tirocinio.

Ma nel dettaglio, cosa può e deve aspettarsi precisamente un giovane? «Il Gruppo operativo per il collocamento a tirocinio è davvero una bella opportunità», premette a ‘laRegione’ Oscar Gonzalez, aggiunto al direttore della Divisione della formazione professionale. Perché? «Innanzitutto perché è composto da ispettrici e ispettori di tirocinio che conoscono molto bene il territorio e le attività, senza dimenticare che sono già il collante tra giovani, aziende e scuole». Assieme a loro, spiega Gonzalez, il Goct «è composto da orientatori dell’Ufficio orientamento scolastico, e ci sono rappresentanti anche dell’Ufficio della transizione e del sostegno e della Città dei mestieri».

L’aiuto della Divisione della formazione professionale, nel dettaglio

Passando all’azione, Gonzalez annota che «il momento informativo serve a spiegare loro dove sono, stimolandoli anche a non smettere di fare ricerche per conto proprio. Poi diamo i primi rudimenti, ad esempio sul come scrivere un curriculum o una lettera di motivazione e come inviarle. È una prima seduta importante, dove i giovani si presentano e possono scambiarsi esperienze utili».

In seguito si passa al colloquio, «che è personale, ogni caso e ogni persona viene seguita singolarmente». I circa 200 ragazzi (è questa la media annuale di giovani seguiti dal Goct) «hanno ognuno una situazione diversa dall’altro, c’è chi arriva direttamente dalla scuola media e chi sta ricalibrando la propria formazione. L’idea, con questo colloquio, è conoscerli, capire che ricerche hanno fatto e quali aziende hanno già contattato, ascoltare le loro motivazioni e aspirazioni, perché è stata scelta una professione invece che un’altra. Il tutto – continua l’aggiunto al direttore della Divisione della formazione professionale – con l’obiettivo di ottimizzare e migliorare il nostro supporto».

Un supporto che, una volta svolto il colloquio, «consiste nel contattare o segnalare le aziende che potrebbero essere interessate al profilo. Se una persona vuole fare il giardiniere, lo mettiamo in contatto con aziende che hanno posti a disposizioni e il giovane potrà così presentarsi alla ditta, fare uno stage di qualche giorno e vedere se suscita il suo interesse e quello del datore di lavoro». A svolgere il colloquio «sono ispettori professionisti per ogni lavoro». Nel senso che, sottolinea Gonzalez, «se un ragazzo cerca un posto da meccanico o da pittore, a seguirlo sarà un ispettore esperto e orientato su quei settori in modo da avere competenze e conoscenze per essere d’aiuto nel modo migliore. E, nel caso, proporre professioni affini: se un giovane vuole fare l’elettricista e magari ci sono pochissimi posti, si può proporre un posto da installatore elettricista che magari ne ha di più».

Detto della possibilità di recarsi alla Città dei mestieri di Bellinzona, anche senza appuntamento, per ottenere altre informazioni utili, Gonzalez conclude con un ringraziamento e un appello. Il ringraziamento «va alle aziende formatrici, che offrono un prezioso aiuto» mentre l’appello va «a quelle aziende che vogliono entrare a far parte del sistema: per loro è attivo il numero verde 0800 606 607 al quale possono chiedere tutte le informazioni necessarie per mettersi a disposizione». Perché «i posti di tirocinio ci sono, ne abbiamo bisogno ancora di più, e speriamo che le ditte formatrici aumentino».

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