Ticino

Quasi 75’000 i frontalieri attivi in Ticino

I lavoratori con permesso G nel nostro cantone sono cresciuti del 4% rispetto a un anno fa. Progressione del 6,2% in Svizzera

Scene di ordinaria quotidianità
(Ti-Press)
3 maggio 2022
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Ancora in aumento il numero di frontalieri in Ticino e pure nel resto della Svizzera. Nel nostro cantone, nel primo trimestre di quest’anno i lavoratori con permesso G hanno sfiorato quota 75’000, con un incremento del 4% rispetto al primo trimestre 2021; 365’000 a livello nazionale, in progressione del 6,2% su un anno.

A fine marzo, secondo gli ultimi dati dell’Ufficio federale di statistica, sul territorio ticinese erano attivi 74’775 lavoratori d’oltreconfine, di cui 24’599 impiegati nel settore secondario e 49’490 nel terziario. Nell’industria e nella costruzione il loro numero è cresciuto dell’1% in un anno, e dello 0,4% in un trimestre. L’incremento è più marcato nel settore dei servizi: +5,4% su base annua, pari a 2’547 unità in più, e dell’1,2% su tre mesi.

In dieci anni il numero di lavoratori con permesso G in Ticino è progredito globalmente del 37,5%; nel settore secondario la crescita è stata del 2,1%, mentre nel terziario si è registrato un balzo avanti del 65,7%. Attualmente oltre il 66% dei frontalieri attivi in Ticino è impiegato nel terziario. La quasi totalità (74’581) proviene dall’Italia.

A livello nazionale, oltre la metà dalla Francia

Poco più della metà di tutti i frontalieri attivi in Svizzera era domiciliata in Francia (55,7%), il 23,6% in Italia e il 17,4% in Germania. Negli ultimi cinque anni il numero di frontalieri è cresciuto del 17,3% passando a 311’000 nel primo trimestre 2017 a 365’000 nel primo trimestre 2022.

Per quanto riguarda i settori economici, alla fine di marzo 114’636 frontalieri lavoravano nel settore secondario in Svizzera. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso l’incremento è stato del 3,5% e dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. Nel terziario i lavoratori con permesso G erano 248’282: il loro numero è aumentato del 7,3% su un anno e dell’1,7% in un trimestre.

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