Ticino

Pro Infirmis a favore dei profughi ucraini con disabilità

Stanziato un fondo da un milione di franchi per sostenere chi fugge dalla guerra e giunge in Svizzera

(Archivio Ti-Press)
23 marzo 2022
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Pro Infirmis ha stanziato un milione di franchi per creare un fondo di sostegno a favore dei profughi ucraini con disabilità che giungeranno in Svizzera. "Per chi ha una disabilità, una fuga dal proprio Paese in guerra è particolarmente drammatica e gravida di conseguenze dovute alla perdita dall’oggi al domani del sistema di supporto e all’impossibilità di vedere riconosciuti i propri bisogni", si legge in una nota.

Lo scopo del fondo è quello di finanziare, senza inutili burocratismi, aiuti per i rifugiati con disabilità affinché possano condurre in Svizzera una vita quanto più possibile autonoma. Pro Infirmis intende così sostenere una forma inclusiva di aiuto umanitario affiancando le autorità competenti nella ricerca di soluzioni pragmatiche e accertandosi che vengano rispettate le esigenze specifiche di queste persone, come del resto esige la Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata nel 2014 dalla Svizzera.

Anche Pro Infirmis Ticino e Moesano – presente sul territorio cantonale da più di 80 anni – è a disposizione per sostenere l’accoglienza dei profughi ucraini (e non solo) che vivono una situazione di disabilità. Il sostegno è rivolto a persone con disabilità (deficit fisico, mentale, sensoriale o psichico) in fuga dalle regioni di guerra, i loro famigliari, le autorità, i servizi del territorio e le persone private che le accolgono.

In particolare la consulenza e il supporto sono orientati verso i bisogni particolari legati alle situazioni di disabilità (mezzi ausiliari, accesso alle terapie, garanzia delle cure, aiuti diretti urgenti...). C’è la possibilità di attivare le risorse presenti sul territorio attraverso un lavoro di rete e se del caso aiuti finanziari puntuali. Si invita a contattare una delle tre sedi regionali: Lugano, allo 058 775 37 70; Locarno, allo 058 775 37 50; Bellinzona, allo 058 775 38 70.

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