Ticino

BancaStato, risultati solidi e orientati alla crescita

Per il presidente della direzione Fabrizio Cieslakiewicz ‘modello d’affari e legame con il territorio sono fattori vincenti’. Al Cantone 43 milioni

Da sinistra: Christian Vitta, Fabrizio Cieslakiewicz e Bernardino Bulla
(Ti-Press)

Il 2021 rappresenta per il Gruppo BancaStato un anno contraddistinto da ottimi risultati finanziari. Il versamento al Cantone, di 43,3 milioni di franchi, aumenta di 1,7 milioni (+4% rispetto all’anno precedente e +3,6% rispetto al 2019). L’ottima evoluzione delle voci di ricavo (246,2 milioni, +7,7%) consente un’importante attribuzione alle riserve per rischi bancari generali e conduce a un utile di Gruppo in netta crescita a 55,2 milioni (+9,3%). Aumentano i crediti ipotecari (+8%) e gli impegni nei confronti della clientela (+13,7%). La cifra di bilancio sfiora i 17,95 miliardi. L’afflusso di nuovi patrimoni della clientela si riconferma molto elevato (+1,91 miliardi). Efficienza e redditività permangono su buoni livelli.

Soddisfazione per i risultati l’hanno espressa il presidente della direzione generale Fabrizio Cieslakiewicz, il presidente del Cda Bernardino Bulla e Christian Vitta, consigliere di Stato e direttore del Dfe che ha rilevato come, nonostante le difficoltà del secondo anno di pandemia, il Gruppo BancaStato abbia dimostrato un forte legame con il territorio finanziando iniziative quali ‘Vivi il Tuo Ticino’, ‘Ticino Ticket’ e ‘Boldbrain Startup Challenge’. Marco Tini, direttore generale di Swiss Axion Bank (interamente detenuta da BancaStato), ha sottolineato l’apporto dell’istituto da lui diretto ai risultati del Gruppo. Le masse acquisite sono cresciute di 370 milioni di franchi. L’esposizione di Swiss Axion Bank sui mercati dell’Est europeo non è ritenuta problematica alla luce della guerra in Ucraina. «Solo il 2% dei capitali gestiti è di cittadini russi e al momento nessun cliente della banca è sotto sanzioni», ha spiegato Tini. Le migliaia di persone in fuga dall’Ucraina hanno portato sulla piazza la novità del contante. «Scappando, molti rifugiati hanno portato con sé contanti (soprattutto dollari ed euro) che creano problemi con le regole attuali sulla compliance per l’apertura di conti presso banche svizzere», ha affermato il dirigente di Swiss Axion Bank.

Le ombre della guerra non intaccano comunque la soddisfazione per i risultati del Gruppo BancaStato. «Si tratta di dati che si inseriscono in un contesto di crescita pluriennale» commenta Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della direzione generale. «Ciò attesta la bontà del nostro modello di affari e dei vari progetti strategici portati a termine negli ultimi anni. L’Istituto dimostra che sa rispondere alle molteplici esigenze bancarie dei clienti e, sempre di più, testimonia di essere la banca di riferimento in Ticino»

Direttore Cieslakiewicz, il risultato di esercizio sarebbe superiore ai 95 milioni di franchi, se non ci fosse stato il versamento per la cassa pensioni. Da dove deriva questo risultato?

Il 2021 è in effetti un anno da incorniciare dal punto di vista dei risultati. Siamo fieri di quanto raggiunto in un anno comunque ancora caratterizzato dalla pandemia e da tassi di interesse il cui livello ha, negli anni, man mano eroso i margini commerciali bancari. Il risultato netto da operazioni su interesse, che rappresenta la nostra principale fonte di ricavi, evolve positivamente. Il risultato da operazioni su commissione e da prestazione di servizio, così come i ricavi da attività di negoziazione, mostra sensibili crescite, e ciò deriva dall’aumento delle attività di investimento della clientela e dalla positiva evoluzione dei mercati finanziari. Nonostante costi di esercizio in aumento e un’importante e ulteriore attribuzione alle riserve per rischi bancari generali, l’utile del Gruppo è in forte crescita. Tutto ciò determina un versamento nelle casse pubbliche in progressione di 1,7 milioni di franchi a 43,3 milioni. Un simile traguardo, che si inserisce in un trend di utili di esercizio in crescita, è principalmente frutto degli orientamenti strategici progressivamente implementati dal Gruppo, dal modello di affari della Banca e dalla sua posizione di mercato. Tali fattori ci hanno consentito di valorizzare al meglio le variabili favorevoli del mercato.

Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati dalla pandemia e il contributo di BancaStato ai pacchetti turistici locali è stato molto apprezzato dai ticinesi. Ora con la guerra in Ucraina un altro evento inatteso grava sull’economia. Dobbiamo attenderci tempi difficili?

Le ripercussioni sull’economia del conflitto in Ucraina, anche alle nostre latitudini, saranno proporzionali al perdurare della crisi. Tutti quanti possono già vedere i primi effetti, ad esempio sul costo della benzina o sul franco che si è fortemente rafforzato nei confronti dell’euro. È chiaro che se la situazione di crisi dovesse perdurare le conseguenze tracimerebbero in molti più ambiti nell’ecosistema dei prezzi e nell’economia in generale. Non è facile quantificare queste conseguenze in uno scenario così fortemente instabile. Inoltre, in questi casi gli effetti possono emergere anche dopo qualche mese.

È immaginabile un aumento dei tassi d’interesse ipotecari?

La guerra in Ucraina ha anche una centralità nel ruolino di marcia dei rialzi dei tassi di riferimento, che in Europa non dovrebbero verificarsi prima del terzo trimestre di quest’anno. La Banca nazionale svizzera, di norma, interviene sulla politica monetaria successivamente alle decisioni della Banca centrale europea. Tuttavia, da qualche mese e a causa delle correnti inflazionistiche globali, i tassi di rifinanziamento sulle medie e lunghe scadenze sono in leggero rialzo. In altri termini: stipulare un’ipoteca a tasso fisso con durate di alcuni anni costa già un po’ di più, ma non bisogna scordare che tali tassi risultano comunque sempre storicamente bassi.

Le sanzioni contro la Russia hanno toccato uno dei settori nascenti in Ticino come quello del commercio delle materie prime. BancaStato è presente nell’attività di finanziamento di queste attività commerciali? In che misura?

La Banca ha prontamente analizzato il proprio portafoglio creditizio e non ha riscontrato criticità. L’esposizione diretta della nostra clientela commerciale verso la Russia e l’Ucraina è molto contenuta; anche un impatto legato a un sensibile aumento del costo o a una penuria di materie prime non desta al momento preoccupazioni particolari. Nel portafoglio creditizio della Banca figurano poche aziende attive nel commercio di gas ed energia elettrica, e tutte si trovano nella condizione di superare questo difficile momento.

Ritornando alla promozione turistica, BancaStato replicherà per la terza volta il pacchetto di sostegno?

Dal punto di vista del mandato pubblico il bilancio di ‘Vivi il tuo Ticino’ è certamente molto positivo. Per noi è stato importante agire a sostegno del territorio in un momento così delicato e inaspettato come quello vissuto durante la pandemia. È stata anche la dimostrazione di come si può "fare squadra" prontamente e in maniera concreta ed efficace per il bene del territorio. Quanto al futuro, saremo certamente disponibili a valutare eventuali ulteriori richieste analoghe qualora la situazione dovesse richiederlo.

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