Ticino

Fiscalità, le aliquote ticinesi scendono ma si marcia sul posto

È quanto emerge dallo studio 2021 Supsi sul prelievo fiscale dei Cantoni e della Confederazione. A livello internazionale il Ticino è però competitivo

(Ti-Press)
13 gennaio 2022
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Il Centro competenze tributarie della Supsi (Scuola universitaria della Svizzera italiana) ha aggiornato al 2021 lo studio sul prelievo fiscale nei Cantoni e nella Confederazione ai fini delle imposte dirette. Il precedente – sempre a cura del professor Samuele Vorpe – risaliva al 2013.

Lo studio presenta l’onere fiscale in ciascuno dei 26 Cantoni della Svizzera e propone poi un confronto tra i diversi Cantoni attraverso l’utilizzo di tabelle e grafici.

Sono stati presi in considerazione, per ogni Cantone, i dati seguenti:
• la situazione esaminata è quella del capoluogo cantonale, del Comune più attrattivo e di quello meno attrattivo;
• il prelievo fiscale considerato consiste nell’onere fiscale massimo previsto dalla normativa tributaria cantonale ai fini (i) dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, (ii) dell’imposta sulla sostanza delle persone fisiche, (iii) dell’imposta sull’utile delle persone giuridiche, (iv) dell’imposta effettiva sull’utile delle persone giuridiche, considerando che le imposte costituiscono un onere fiscalmente deducibile dall’utile, (v) dell’imposta sul capitale delle persone giuridiche, inclusa l’indicazione concernente la possibilità di computare l’imposta sull’utile nell’imposta sul capitale

Ebbene, per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche il Ticino si colloca al 21° posto con una aliquota massima del 40,1%. Si tratta della medesima posizione del 2013. Al primo posto troviamo il cantone di Zugo con 22,2% massimo prelevabile su reddito delle persone fisiche. All’ultimo posto (il 26°) troviamo invece Ginevra con il 45% massimo. La media svizzera nel 2021 è del 34%.

Le cose cambiano leggermente se si prende in considerazione l’imposta sulla sostanza. Il Ticino si colloca al 16° posto con il 4,8 per mille. Nel 2013 il Ticino era in 21esima posizione con il 6,8 per mille. Ai primi tre posti ritroviamo Nidvaldo (1,3), Obvaldo (1,4) e Uri (2).

Per quanto riguarda l’imposta sull’utile (persone giuridiche) la posizione è cambiata in peggio (24° posto) anche se l’aliquota globale massima (Cantone, Comune e Confederazione) è scesa dal 26,1% del 2013 al 23,7% del 2021. Quella effettiva invece è scesa dal 22,73% al 19,2% in quanto le imposte dell’anno precedente sono deducibili dall’utile. Dal 2025, quando entrerà a regime la riforma fiscale che elimina i regimi speciali per le società di sede, l’aliquota scenderà al 18,9% (Bellinzona, 20° posto) mentre quella effettiva al 15,9% (Bellinzona, 20° posto). A partire da questa data, con il moltiplicatore comunale differenziato tra persone fisiche e giuridiche, il confronto sull’attrattività fiscale non sarà più su base cantonale.

A ogni modo a livello internazionale (Ocse), per quanto riguarda l’aliquota sull’utile delle persone giuridiche, la Svizzera nel suo insieme si colloca al sesto posto (con circa il 15% contro il 22,4% di prelievo medio Ocse) con il Cantone di Zugo in terza posizione battuto solo da Ungheria e Cile. Il Ticino è sotto la media Ocse e compete con il Regno Unito.

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