Ticino

Scuola: ‘Migliori condizioni lavoro, non qualifiche più basse’

Un’interrogazione parlamentare di Maddalena Ermotti Lepori (Ppd) solleva la questione dei diplomi necessari per accedere all’insegnamento

(Ti-Press)
15 dicembre 2021
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“Mancano candidati per la scuola dell’obbligo e si abbassano le qualifiche richieste, o addirittura si deroga a esse, invece di migliorare le condizioni di lavoro?”. È quanto chiede un’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata Maddalena Ermotti Lepori (Ppd) nella quale si precisa che “la buona scuola la fanno i buoni docenti, che naturalmente devono essere capaci di insegnare, dunque preparati nel campo della pedagogia, della didattica eccetera, devono anche essere delle persone autorevoli e con molte altre qualità, ma resta imprescindibile che essi, per insegnare, devono conoscere la materia che insegnano”.

Ermotti Lepori fa riferimento al fatto che tra i requisiti per accedere alla formazione Dfa/Supsui per le scuole mede non è più richiesto un master universitario disciplinare ma è sufficiente essere in possesso di un bachelor. Il valore di un docente ovviamente non si misura solo sulla carta, ma è indubbio che un docente con un percorso universitario più esteso risulta più formato, sia nella materia, sia nella metodologia della ricerca. La gran consigliera popolare democratica ricorda che con l’attuale legge stipendi, lo studente universitario interessato all’insegnamento non è nemmeno più incentivato ad allungare la propria carriera di studi verso un master perché a livello salariale il suo diploma è equiparata a quello di un bachelor.

Da qui una serie di domande su quanti siano gli insegnanti, nei vari ordini scolasti, assunti senza master o addirittura senza maturità liceale (nelle scuole elementari). Inoltre si chiese se negli ultimi quattro anni vi sia stata una diminuzione dei docenti più qualificati nei titoli di studio perché dissuasi dalle attuali condizioni salariali. E se non si teme che questo possa causare un impoverimento delle conoscenze del corpo insegnante nelle scuole medie. E infine, se il Decs non intende fare eseguire uno studio indipendente che risponda alla domanda: perché la professione docente è meno attrattiva per i giovani e quali possano essere i rimedi per attrarre giovani qualificati.

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