Ticino

Decreto taglia spese, referendum ‘riuscito’

Ghisletta (Vpod): siamo a settemila firme. Preoccupati per i settori socio-sanitario e formativo, che uscirebbero con le ossa rotte dalla lex Morisoli

Raoul Ghisletta (Ti-Press)
13 dicembre 2021
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«Siamo a settemila firme. Per avere un certo margine di sicurezza ne servirebbe ancora un migliaio, che contiamo di raccogliere in questi ultimi giorni. Così, ai microfoni di ‘Radio Ticino’, Raoul Ghisletta, deputato socialista e segretario del sindacato Vpod. Sindacato che ha lanciato il referendum - con il sostegno di associazioni e partiti - contro il decreto, votato dal parlamento e figlio di una proposta del granconsigliere democentrista Sergio Morisoli, che prevede il pareggio dei conti cantonali entro il 2025, agendo prevalentemente sulle spese.
Stando a Ghisletta, il referendum sarebbe quindi riuscito, avendo raccolto le settemila firme necessarie. «A maggio sarà quindi il popolo a esprimersi e in vista di questo voto si svilupperà il dibattito - ha dichiarato Ghisletta in serata all‘emittente -. La nostra preoccupazione è in particolare per il settore socio-sanitario e per quello formativo, che rischiano di uscire con le ossa rotte dalla ’legge Morisoli’. Ricordo peraltro che proprio in relazione al settore socio-sanitario, i cittadini e le cittadine svizzere hanno approvato di recente l’iniziativa popolare sulle cure infermieristiche, ciò che implica un rafforzamento di quel settore».

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