Ticino

Partito comunista, Massimiliano Ay confermato segretario

Rinnovato il comitato centrale con l’entrata di quattro ventenni. Votata una risoluzione di solidarietà a favore dei drivers

Un momento del 24° congresso
29 novembre 2021
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Con oltre un centinaio di presenze si è conclusa la due giorni (sabato e domenica scorsi) congressuale del Partito Comunista (ex-Partito del Lavoro) svoltasi al Business Center di Bellinzona, che ha confermato alla carica di segretario politico il granconsigliere Massimiliano Ay e ha eletto un nuovo Comitato centrale di venti persone. Fra i volti nuovi eletti nel ‘parlamentino’ del Partito figurano Lea Schertenleib di Manno (classe 1999); Niki Paltenghi di Arosio (classe 1996); Angelica Forni (classe 1998), consigliera comunale di Losone e Martino Marconi (classe 1999), capogruppo della sinistra nel consiglio comunale di Morbio Inferiore. Il Congresso ha pure rinnovato la Commissione di controllo, nella quale è stato eletto come nuovo membro Stelio Mondini, già consigliere comunale di Locarno e già membro della direzione del Partito del lavoro. La direzione del partito sarà invece eletta in seguito dal Comitato Centrale.

I lavori congressuali, presieduti dalla granconsigliera Lea Ferrari, hanno ricevuto il saluto - fra gli altri - dell’autorità comunale di Bellinzona per tramite del Municipale Henrik Bang, del segretario di Unia Ticino Giangiorgio Gargantini e del sindacalista studentesco Filippo Beroggi. Oltre al saluto video dell’Ambasciatore cinese Wang Shihting, il Congresso ha pure ricevuto messaggi augurali dagli ambasciatori di Cuba, Vietnam, Laos, Corea, Siria e Venezuela, dall’ex-primo ministro serbo Ivica Dacic e dall’ex-ministro della giustizia italiano Oliviero Diliberto. Sono poi stati un centinaio i messaggi di saluto (chi in video chi tramite lettera) giunti da tutto il mondo sia da partiti progressisti sia da movimenti di liberazione nazionale, a ribadire la vocazione internazionalista e anti-imperialista del Partito Comunista che ha voluto sottolineare in più occasione anche la sua linea politica patriottica e di sinistra lodando lo stop sull’accordo quadro con l’UE, contestando il “miliardo di coesione” e chiedendo il rimpatrio dei soldati svizzeri dal Kosovo.

Accanto all’impegno tradizionale sul fronte studentesco per cui è noto, “la volontà del Partito comunista è ora di essere più accogliente verso i lavoratori e sostenere in modo più attivo le lotte sindacali: in tal senso il Congresso ha approvato all’unanimità una risoluzione di solidarietà ai drivers delle aziende di consegne a domicilio”, si legge in una nota. Spazio ha anche trovato la questione della cultura e della critica sociale con la volontà di potenziare il portale informativo www.sinistra.ch

“Unica nota dolente il fatto che il servizio pubblico radiotelevisivo - quello pagato col canone anche da noi - ha scandalosamente snobbato il Congresso (un evento che si riunisce solo ogni tre anni). Evidentemente alla Rsi preferiscono dare spazio agli urlatori o ai parrucconi: ce ne faremo una ragione ma già sin d’ora confermiamo che - telecamere o meno - non cambieremo una virgola del nostro modo serio, rigoroso e affidabile di fare politica e di comunicare!”, si conclude il comunicato stampa.

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