Ticino

Le bici fanno sempre più gola ai ladri. Soprattutto se e-bike

In Ticino oltre l'80 per cento dei furti di veicoli riguarda una due ruote. La Polizia cantonale lancia una campagna di prevenzione

Meglio premunirsi (Ti-Press)

Ladri di biciclette. No, non è un articolo sul film cult di Vittorio De Sica, ma una realtà che colpisce anche il Ticino. La Polizia cantonale ha lanciato oggi un’azione di prevenzione «per sottolineare l’importanza e la modalità di mettere in sicurezza le proprie biciclette», ci spiega il tenente Renato Pizolli, ufficiale responsabile del Servizio comunicazione, media e prevenzione della ‘Polca’. Infatti, nel cantone, oltre l’80 per cento dei veicoli rubati sono biciclette, comunicano le autorità. “A far gola ai ladri sono sempre di più quelle elettriche o di alta gamma”. Infatti “se da un lato le statistiche degli ultimi anni indicano una diminuzione dei furti di quelle tradizionali (dagli 818 casi registrati nel 2017 si è passati ai 406 del 2020), dall’altro le e–bike scomparse hanno registrato una vera e propria impennata”. Quattro anni fa “il rapporto era di un furto di bicicletta elettrica ogni dieci velocipedi rubati. L’anno scorso si è attestato a circa uno su quattro per un totale di oltre un centinaio di e–bike sottratte”.

‘Presenti alcune bande specializzate’

Ma chi sono i ladri di biciclette? Sono persone che operano singolarmente o vi sono delle organizzazioni più ampie? «Ci sono autori che agiscono da soli e senza particolari pianificazioni. Abbiamo anche riscontrato la presenza di bande specializzate che operano in questo senso optando per rubare più biciclette e magari presso negozi e rivenditori. Fenomeno, quest’ultimo, però in forte diminuzione», ci dice Pizolli. Che fine fa poi il bottino? «Anche in questo caso vi sono furti finalizzati alla vendita del bene che viene sovente piazzato all’estero, talvolta direttamente su siti web. Vi sono anche furti d’uso dove la bici viene immediatamente utilizzata dall’autore. A volte viene anche ritrovata, ma sono casi abbastanza contenuti», prosegue il tenente. Per il momento non c’è una zona dove viene registrata una maggiore incidenza: «Si tratta, ad oggi, di un fenomeno trasversale. Infatti, non vi sono luoghi specifici maggiormente colpiti e neppure regioni del cantone. Di principio avviene dove vi è la presenza incustodita di velocipedi e, a volte, gli autori approfittano anche del fatto che gli stessi non sono correttamente assicurati con un lucchetto o una catena».

Assicurare la bici anche per pochi minuti

Quello di fissare, anche per pochi minuti, la propria bicicletta è il primo degli accorgimenti sui quali la Polizia cantonale pone l’accento. La campagna di prevenzione vedrà anche gli agenti impegnati nelle valli per fornire alla popolazione locale e ai turisti consigli puntuali e flyer. Il primo accorgimento è quello di legare la bici “con un meccanismo di chiusura di qualità, incatenandola inoltre a una rastrelliera o a una costruzione fissa”. Viene indicato anche di lasciarla, se possibile, in un luogo sorvegliato o in un locale che può essere chiuso a chiave e di rimuovere o fissare qualsiasi accessorio costoso. “Quando comprate un lucchetto – si legge – cercate la qualità e non solo il prezzo. Prendete in considerazione anche le nuove possibilità tecniche come la localizzazione Gps. Se parcheggiate la bicicletta nei locali o nel cortile, assicuratevi che i cancelli del giardino e gli ingressi in casa siano ben chiusi per rendere difficile l’accesso ai ladri”. Inoltre viene suggerito di annotare il numero di telaio, marca e colore della bici, conservando anche una fotografia di essa, come pure di decorare la due ruote, in quanto una bicicletta personalizzata è meno attraente per i criminali e anche più facile da trovare.

In caso di furto è importante notificarlo il prima possibile alla polizia ed è utile consegnare la fattura originale del veicolo al momento della denuncia. Per formalizzare quest’ultima è necessario riempire un formulario, disponibile anche online per essere stampato e compilato.

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