Ticino

'Agire insieme per un buon equilibrio economico e sociale'

Il sindacato Vpod Ticino esprime preoccupazione per la situazione attuale e ribadisce i propri obiettivi

(Keystone)
23 maggio 2021
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"C’è viva preoccupazione per l’involuzione del tessuto economico ticinese, caratterizzato dalla presenza persistente di salari bassi e da un pericoloso calo del salario mediano". Inizia così il comunicato di Michela Pedersini, presidentessa del sindacato Vpod, secondo cui "in Ticino crescono la precarietà dell’occupazione, la povertà, le disparità nella distribuzione della ricchezza, i ritardi nel raggiungimento della parità di genere. Non a caso aumenta il numero di giovani che emigrano oltralpe per trovare condizioni retributive di livello svizzero".

In questa ottica, un obiettivo importante per il sindacato è "il raggiungimento di un salario minimo di franchi 4'000 al mese sia nel settore pubblico sia in quello sussidiato, come già chiesto dall’iniziativa popolare del 2012 dell’Unione sindacale svizzera", ma "chiediamo anche un potenziamento degli assegni per i figli e di formazione per migliorare la condizione economica delle famiglie e rilanciare un livello adeguato di natalità in Ticino".

Sabato in sciopero
Per quanto concerne il settore sociosanitario, "ci apprestiamo a indire il prossimo 29 maggio una manifestazione cantonale a supporto dei miglioramenti delle condizioni di lavoro del personale del settore sociosanitario, condizioni che vengono negoziate dal nostro sindacato nei vari contratti collettivi".

Pedersini si dice inoltre "molto preoccupata per il futuro delle rendite del personale 'giovane' affiliato alla cassa pensioni cantonale (Ipct); ossia il personale che si trova in primato dei contributi, le cui rendite sono minacciate da una riduzione del 40% rispetto alle rendite in primato delle prestazioni, se il Gran Consiglio non interverrà al più presto".

Parità di genere e altri obiettivi
Un altro tema centrale è la creazione in Ticino di un Ufficio per la parità di genere e di altre misure concrete "per raggiungere, anche nel nostro Cantone, quel minimo di parità che esiste in un Paese evoluto". Inoltre, nelle prossime settimane e mesi "occorrerà dar vita a un risveglio della mobilitazione e della propositività sindacali, che sono fondamentali per raggiungere un buon equilibrio economico e sociale nel nostro Cantone".

Pedersini conclude ricordando il pieno appoggio del sindacato alle manifestazioni contro il surriscaldamento climatico. "Sono convinta che gli enti pubblici e gli enti sussidiati debbano agire con forza e determinazione a sostegno di una rapida transizione ecologica dell’economia e della società". Inoltre, per affrontare in modo coerente e deciso il problema sul piano svizzero, "invito a sostenere con un sì la legge sul CO2 in votazione il prossimo 13 giugno. Il tempo per agire è poco e rimandare gli interventi sarebbe irresponsabile".

 

 

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