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Nel 2020 in Svizzera e in Ticino 'vendemmia scarsa ma eccellente'

Maddalena (Federviti): 'È chiaro che le chiusure di bar e ristoranti hanno effetto'. Conconi: (Ticinowine): 'L'aumento dell'e-commerce ha aiutato'

Ti-Press
29 marzo 2021
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La vendemmia 2020 a livello svizzero è stata scarsa ma eccellente. I viticoltori hanno raccolto una piccola quantità di uva a causa dell'ondata di freddo durante la fioritura principale e dell'estate calda e povera di precipitazioni. Tuttavia, dato il buon aroma e l'elevato tenore di zucchero nell'uva si prospetta un'annata eccezionale. A comunicarlo è l'Ufficio federale dell'agricoltura (Ufag), il quale spiega che anche la crisi del coronavirus ha avuto un'influenza sul raccolto. Il rallentamento delle vendite in seguito alle misure adottate per far fronte alla pandemia ha comportato infatti una riduzione delle rese massime autorizzate. È andata così anche in Ticino?

Maddalena (Federviti): ‘Se pensiamo alle nubi che c'erano all'orizzonte è andata meno peggio di quel che si pensava’

«Per quanto ci riguarda si ricalca quanto verificatosi nel resto della Svizzera - risponde raggiunto dalla 'Regione' Giuliano Maddalena, presidente di Federviti -. Vale a dire una buona qualità con un quantitativo limitato. Per quanto riguarda il prezzo, da parte dell'Interprofessionale della vite e del vino (Ivv) è stato fissato a 4 franchi al chilo, poi ogni cantina si è mossa un po' secondo la propria politica». Con uno scenario piuttosto vario, spiega Maddalena: «L'anno scorso la produzione è stata piuttosto limitata, e quindi non c'è stato problema, ma abbiamo avuto un limite alla produzione: da un chilo a metro quadro siamo passati a 800 grammi. Di questi 800 grammi, le cantine si sono impegnate a ritirarne 500 grammi. Va detto che ci sono cantine che hanno ritirato l'intero quantitativo degli 800 grammi a 4 franchi, chi ha ritirato tutto al prezzo di 3,65 franchi, chi ha ritirato 500 grammi a 4 franchi e i 300 grammi in esubero a 2 franchi...». Ad ogni modo, «se pensiamo alle nubi all'orizzonte che si vedevano in primavera tutto sommato è andata meno peggio di quello che si poteva pensare» afferma Maddalena.

Che in merito al futuro non si sbilancia: «A livello di prezzo le trattative a livello di interprofessione, con coinvolti viticoltori, vinificatori e negozianti, non sono ancora iniziate. È chiaro che questo lungo periodo di chiusure di bar e ristoranti, oltre alla mancanza di grandi eventi, ha avuto il suo effetto. Ciò che mi sento di poter azzardare a dire è che, considerata la vendemmia abbastanza contenuta lo scorso anno, osiamo sperare che le scorte nelle cantine non siano ulteriormente aumentate». 

Conconi (Ticinowine): ‘La sensazione è che sia aumentata la vendita nella grande distribuzione’

Una speranza, questa, condivisa anche dal direttore dell'Ivv e di Ticinowine Andrea Conconi. Da noi raggiunto ci dice infatti che «voglio essere ottimista, penso che saremo piuttosto su una parità se non in leggero calo», soprattutto considerando «i 220 mila litri di vino declassati e tolti dal mercato che hanno portato alla produzione di 20 mila litri di disinfettante». E per quanto riguarda la vendita? «Aspettiamo per aprile i dati sul consumo, viste le dimensioni delle nostre aziende c'è una diversificazione tra le grandi che lavorano con la grande distribuzione e le piccole che lavorano con ristoranti, grandi eventi e qualche piccolo produttore» premette Conconi. Che aggiunge: «Non abbiamo ancora dati ufficiali, ma la sensazione è che sia in crescita la vendita di vino nella grande distribuzione. Una crescita che ha in parte assottigliato le perdite nella ristorazione». In più, «ci sono state diverse aziende che hanno incrementato la vendita via internet con l'e-commerce, migliorato e sviluppato per raggiungere al meglio il cliente. Grazie a questi strumenti alcune aziende hanno pareggiato il fatturato dell'anno precedente, altre hanno perso dal 15 al 20 o 25 percento a seconda della struttura». Un dato positivo comunque c'è, il bianco di merlot: «È un polmone che abbiamo in Ticino, e che ha un trend ancora positivo. L'anno scorso c'è stata una vendemmia piccola ma con un 30 percento vinificato in bianco».

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