Ticino

Sciopero per il Futuro, mobilitazione popolare il 21 maggio

Il movimento, al cui comitato organizzativo aderiscono partiti, sindacati e varie associazioni, lancia inoltre la creazione di gruppi climatici locali

(Keystone)
19 febbraio 2021
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Il progetto Sciopero per il Futuro ha annunciato oggi in conferenza stampa la prima mobilitazione popolare per il 21 maggio 2021, e, in contemporanea e in vista di essa, l'avvio della creazione di una rete di gruppi locali capaci di agire in maniera indipendente, chiamati gruppi climatici. Questi gruppi, creati dalla popolazione, "riuniscono persone che hanno in comune l’ambito lavorativo o scolastico o di quartiere e che si trovano per lottare per un futuro degno di essere vissuto" e agiscono in maniera indipendente. “Essi hanno lo scopo”, proseguono i rappresentanti di Sciopero per il Futuro, “di inserire la causa climatica a livello locale in vista della più grande mobilitazione a favore del clima nella storia svizzera, di garantire che le soluzioni che verranno proposte non vengano calate dall’alto, e di creare una rete di persone motivate a impegnarsi per garantire un futuro dignitoso per tutte e tutti”. Chiunque può formare un gruppo climatico compilando il formulario disponibile sul sito “scioperoperilfuturo.ch” e ricevendo in seguito informazioni e sostegno.

La mobilitazione di maggio, a cura appunto dei gruppi climatici accompagnati dalla popolazione, precederà quella che negli intenti degli organizzatori sarà "la mobilitazione ambientalista più grande della Storia svizzera" e che si svolgerà non appena la situazione sanitaria lo permetterà, per mandare un messaggio chiaro alla politica: "la crisi climatica non può più essere ignorata!".  La giornata consisterà in azioni decentralizzate che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale, e che potranno essere organizzate da chiunque lo voglia fare: gruppi climatici o singoli individui nel rispetto di alcuni principi,, di cui più importanti sono la non-violenza, il rispetto delle normative Covid-19 e il supporto alle rivendicazioni del movimento. Sciopero per il futuro, a titolo di esempio, cita "azioni nelle piazze rispettando le normative sanitarie; fare delle richieste alla politica, sempre nel rispetto dei valori dello Sciopero per il Futuro; tenere un’assemblea climatica, seguendo le regole per contenere la pandemia; allestire installazioni creative, soprattutto per chi ha un’anima da artista; organizzare discussioni, tavole rotonde, formazioni online o sul posto di lavoro in pausa pranzo per esempio".

Sciopero per il Futuro ricorda di aver creato un creato un comitato organizzativo invitando sindacati, movimenti femministi, associazioni ambientaliste e partiti.
Al momento i membri che lo compongono sono: Associazione Consumatrici e Consumatori della Svizzera Italiana, Associazione Traffico e Ambiente, Coordinamento Donne della Sinistra, Extinction Rebellion, Forum Alternativo, Genitori per il Clima, Gioventù Comunista, Gioventù Socialista, Giovani Verdi, Giovani Verdi Liberali, Greenpeace, Io l’8, Movimento per il Socialismo, OCST, Partito Comunista, Partito Socialista, SEV, SISA, SIT, SSM, Syndicom, Swiss Youth for Climate, UNIA, Unione Sindacale Svizzera, Verdi, VPOD, WWF.

Queste, in breve, le rivendicazioni del movimento:

  1. Difesa della natura e dell’ambiente in quanto basi per la vita ed il benessere di tutta la popolazione. Ciò comprende: l’eliminazione dell’impiego di tecniche produttive ad alto sfruttamento delle risorse naturali, quali gli allevamenti intensivi, le monoculture, le deforestazioni; il sostegno ad una produzione stagionale e locale; la limitazione della produzione e del riciclaggio dei rifiuti
  2. Giustizia climatica sociale e lavorativa, dunque: una rivisitazione globale del concetto di lavoro, senza gravare sulle lavoratrici e i lavoratori i costi sociali della necessaria trasformazione socioeconomica; l’equa redistribuzione della ricchezza a livello locale e globale; l’appoggio a uno sviluppo mondiale sostenibile ponendo fine ad una
    logica individualistica; l’eliminazione di ogni tipo di discriminazione sociale sostenendo la lotta femminista.
  3. Viabilità: un potenziamento qualitativo e quantitativo del nostro sistema del trasporto pubblico e la sua gratuità generale; il rispetto dell’”Iniziativa delle Alpi”, approvata dal popolo svizzero nel 1994, che prevedeva lo spostamento del traffico merci da strada a rotaia; maggiori incentivi, investimenti e sussidi alla mobilità dolce in Ticino.
  4.  Ruolo di aziende e di imprese private nella crisi climatica: lo scoraggiamento degli investimenti nell’energia fossile; che gli incentivi, investimenti e aiuti, attuati per contrastare la crisi economica causata dal coronavirus promuovano la transizione ecologica; una politica economica che favorisca l’insediamento di aziende
    realmente rispettose dell’ambiente e un'economia circolare; che le multinazionali svizzere vengano considerate responsabili delle violazioni dei diritti umani e delle norme ambientali che commettono all’estero.
  5. Ruolo del settore pubblico nella crisi climatica: una rivalutazione delle priorità finanziarie e dell’allocazione delle risorse tra le istituzioni svizzere; una pianificazione edilizia e territoriale più ecosostenibile e a misura d’uomo; una riforma dei piani energetici svizzeri che preveda una completa transizione verso le energie rinnovabili al più tardi entro il 2030 e l’introduzione obbligatoria di Piani Climatici Cantonali.
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