Ticino

Un passaporto vaccinale digitale nato a Lugano

Si chiama SafeWorld e consentirebbe di accedere a eventi pubblici nel caso la vaccinazione anti-Covid diventasse obbligatoria per l’ingresso (un’ipotesi controversa)

(Keystone)
12 febbraio 2021
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C’è una piattaforma per il passaporto vaccinale sviluppata a Lugano, che promette la massima protezione dei dati personali. Si chiama SafeWorld, e alle riaperture potrebbe permettere a ogni vaccinato di identificarsi come tale in occasione di concerti, eventi sportivi, manifestazioni pubbliche e viaggi.

Una volta a regime funzionerebbe così: ci si iscrive volontariamente in farmacia mostrando il certificato vaccinale e si riceve un codice QR sullo smartphone (e stampabile) da mostrare all’ingresso dell’evento. Iscrivendosi alla stessa piattaforma, l’organizzatore avrà diritto di ‘leggere’ i dati dell’utente per permetterne l’ingresso. L’iscrizione iniziale costa un franco (una tantum), gli organizzatori pagano invece un franco per ogni singolo ingresso. Tutti i dati sono conservati in Svizzera e sono accessibili solo agli organizzatori iscritti, esclusivamente in occasione dell’evento, con un avviso inviato all’utente dopo ciascun controllo delle sue generalità.

Naturalmente il successo del progetto – che potrebbe permettere di verificare anche l’avvenuta esecuzione dei tamponi – dipenderà molto dal completamento della campagna vaccinale e dalle scelte delle istituzioni. Saranno loro a decidere se e quando la partecipazione a manifestazioni pubbliche dovrà essere subordinata alla vaccinazione. Una scelta che pone enormi quesiti etici, ma anche scientifici: non sappiamo se il vaccino sia efficace anche nell’evitare la trasmissione del virus né per quanto tempo duri l’immunità, mentre una volta raggiunta quella di gregge il passaporto rischierebbe di diventare superfluo.

Intanto l’idea di SafeWorld è quella di farsi trovare preparati, garantendo un trattamento dei dati snello e mirato che secondo la startup potrebbe essere rischioso gestire tramite l’attuale libretto elettronico delle vaccinazioni.“È impossibile determinare con certezza quali saranno le misure che i governi prenderanno per favorire l’uscita dalla pandemia e per rilanciare un’economia in netta difficoltà”, ha dichiarato il fondatore Igor Rucci. “Noi crediamo che una delle possibilità più realistiche ed attendibili sia quella di permettere alcune attività e servizi temporaneamente alla popolazione vaccinata”.

SafeWorld naturalmente dialoga con le autorità svizzere, ma guarda anche al mondo. Dal punto di vista pratico, una sfida sarà costruire una rete di farmacie e altri luoghi per la validazione dell’iscrizione e coinvolgere gli organizzatori: per ora si contano simbolicamente la prima farmacia, il primo partner e il primo iscritto, mentre la app dovrebbe essere disponibile dalla prossima settimana. 

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