TICINO

Quasi tutti hanno potuto iniziare un apprendistato

Il Covid non ha avuto un impatto rilevante sul numero di nuovi contratti sottoscritti nel 2020

(TI-PRESS)
9 novembre 2020
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Quello dei posti di tirocinio «è un tema che ha preoccupato parecchi cantoni da quando la pandemia si è fatta sentire in maniera importante ma abbiamo ottenuto un ottimo risultato», ha affermato oggi Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs). Quasi tutti i giovani e le giovani che lo desideravano hanno trovato un posto di apprendistato o una soluzione alternativa. Oscar Gonzalez, aggiunto al direttore della Divisione professionale, ha sottolineato il grande sforzo effettuato dai partner della formazione professionale grazie anche al programma ‘Più duale plus’, un pacchetto di misure relative alla formazione professionale per contenere gli effetti negativi del Covid.

I contratti di tirocinio stipulati quest'anno sono stati 2'369, il 3 percento in meno rispetto allo scorso anno, un effetto, ha spiegato Bertoli, dovuto a una riduzione del numero di giovani che hanno deciso di cambiare percorso formativo, scelta dettata anche dal calo di bocciature dovute al sistema di insegnamento a distanza. L'aumento delle promozioni verso il postobbligatorio potrebbe portare maggiormente, secondo il Decs, a delle interruzioni di percorso. Per evitare ciò sono previsti dei provvedimenti “airbag” per aiutare chi fa fatica. «Puntiamo a continuare con la scuola in presenza», ha poi aggiunto Bertoli. Nonostante quasi tutti i giovani siano stati collocati, «c'è una quota che non ha trovato esattamente quello che desiderava», si rammarica il direttore del Decs, «ma vogliamo aumentare i posti di apprendistato per permettere a tutti di non dover ripiegare su seconde o terze opzioni». 

Nelle scelte dei giovani sono presenti delle differenze di genere. «Le ragazze tendono a prediligere il medio superiore», ha spiegato Rita Beltrami, capo dell'Ufficio dell'orientamento scolastico e professionale. Anche nella formazione professionale si notano delle differenze: il settore sanitario e medico-tecnico viene preferito dalle ragazze, mentre i ragazzi sono più indirizzati verso quello industriale, agrario e artigianale.

«Delle 3'658 persone entrate quest'anno nella formazione professionale, il 40 percento arriva dalla scuola media, mentre il restante 60 da altri percorsi», ha fatto presente Oscar Gonzalez. «Quest'estate abbiamo ricevuto 243 segnalazioni di giovani ancora alla ricerca di un posto e grazie al sostegno del Gruppo Operativo per il collocamento a tirocinio (Goct) solo 9 sono ancora in trattativa».

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