Con una mozione di Crivelli Barella viene chiesto al governo di fare qualcosa per un problema ‘riconosciuto dall'Oms e che affligge il 3% della popolazione’
L'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto alcuni anni fa “l'esistenza del problema concernente le persone che soffrono di sintomi causati dall'intolleranza ai campi elettromagnetici, quali mal di testa, nausea, forti poblemi di concentrazione, perdita di memoria, vertigini insonnia, precisando che all'incirca il 3% della popolazione ne è affetta”. Sono persone definite ‘elettrosensibili’, che una mozione con prima firmataria Claudia Crivelli Barella (Verdi), firmata da ecologisti ed esponenti del Ps, chiede di aiutare. Come? Il testo chiede al Consiglio di Stato “di promuovere a livello cantonale la connessione tramite fibra ottica, anche in considerazione del sempre più richiesto e apprezzato lavoro svolto da casa (homeworking) e dalla scarsa sicurezza rispetto al possibile furto di dati legata al Wi-Fi; garantire, tramite la sensibilizzazione dei datori di lavoro, la possibilità per chi è elettrosensibile di poter disporre di uno spazio lavorativo idoneo e rispettoso della propria condizione, ad esempio un collegamento a internet tramite cavo internet e non via Wi-Fi”. Ma non solo. Crivelli Barella chiede all'esecutivo sia di “riconoscere lo statuto di persona 'elettrosensibile' attestata da un medico curante”, sia di “prevedere un'area nel Cantone, o meglio in ogni distretto, dedicata alle persone elettrosensibili priva di antenne nelle vicinanze, in modo che chi soffre di questi disturbi possa trasferirvisi”.