Ticino

Ocst a Manor: 'Calpestata la dignità dei collaboratori'

Operazione di volantinaggio del sindacato nei punti vendita ticinesi per chiedere di considerare la ristrutturazione come licenziamenti collettivi

Foto Ti-Press
10 settembre 2020
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"Il personale ha il diritto di essere informato e consultato". La scritta figurava a caratteri maiuscoli sul volantino distribuito questa mattina dal sindacato Ocst nei centri Manor del Canton Ticino (Ascona, Bellinzona, Balerna, Locarno, Biasca, Sant’Antonino, Vezia, Lugano) a tutti i dipendenti. L'azione è stata voluta dopo l'annuncio del piano di ristrutturazione annunciato a livello nazionale che tocca anche il Ticino

"In tutti i punti vendita è stato riscontrato un clima di incertezza e paura riguardo al proprio futuro occupazionale – si legge in una nota stampa –. Questa azione sindacale è stata percepita dal personale come un atto di sostegno e solidarietà nei loro confronti". L'Ocst "ancora una volta ribadisce al management di Manor che il loro metodo di agire calpesta la dignità e i diritti dei collaboratori. Si chiede alla direzione di Manor Sud di rispondere senza ulteriore indugio alla lettera raccomandata del 7 settembre 2020" in cui si chiedeva, in base alla giurisprudenza vigente, che le ristrutturazioni in tutti i punti vendita, e non solo a Sant'Antonino, "siano trattati come licenziamento collettivo e che, contestualmente, debba essere rispettata in tutti i suoi disposti".

"Nel punto vendita di S. Antonino – si legge nella lettera – tutto il personale è stato convocato dal responsabile di sede per annunciare il licenziamento o un adeguamento contrattuale - concetto quest’ultimo non precisato nei dettagli - di 13 collaboratori (reparto food e ristorazione) su 72 attualmente occupati. Al personale è stato dato tempo sino al giorno 11.9.2020 per formulare proposte alternative atte ad evitare le misure incisive preannunciate. Visto il coinvolgimento dell’Ufficio cantonale della Sezione del Lavoro, per atti concludenti, si ritiene che la prassi adottata segua le prescrizioni di Legge in materia di licenziamento collettivo". Per contro, "nei punti di vendita di Ascona, Balerna, Bellinzona, Biasca, Locarno, Lugano e Vezia, singoli collaboratori sono chiamati ad un colloquio in sede per essere licenziati individualmente o per sottoscrivere “un accordo” di modifica del grado di occupazione". 

Il sindacato, si legge in calce alla missiva, "si riserva di valutare il carattere abusivo dei licenziamenti".

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